La scafata
Ingredienti e preparazione della zuppa di primavera, antico piatto umbro
- 250 gr. di fave fresche sbucciate
- 100 gr. di guanciale
- 2 cipollotti
- 250 g. foglie di bietola
- 8 pomodori ciliegini
- un ciuffo di finocchietto
- un mazzetto di menta
- olio extravergine d’oliva q.b.
- sale q.b.
- pepe q.b.
La scafata (conosciuta anche come baggiana) è un antico piatto del territorio umbro, il cui nome deriva da “ scafo”, termine dialettale che indica il baccello della fava. Si tratta di una minestra che, secondo la tradizione, veniva preparata in primavera, usando verdure fresche dell’orto come fave, cipollotti, pomodori e bietole. Una pietanza a km zero, la cui bontà è rappresentata dalla genuinità e dalla semplicità dei prodotti della natura umbra. Procedimento Scottate le fave in acqua salata e sgocciolatele: in questo modo conserveranno il colore verde brillante. Tagliate quindi il guanciale a dadini, affettate le cipolle, mondate il finocchietto e spezzettate le bietole, dopo averle lavate sotto l’acqua corrente, e i pomodori. Fate soffriggere in una casseruola (la tradizione umbra consiglia il coccio) le cipolle e il finocchietto con qualche cucchiaio d’olio, aggiungete il guanciale e lasciate imbiondire. Dopo qualche minuto unite le fave, fatele insaporire per 1-2 minuti, quindi versate nel recipiente dell’acqua fino a coprirle. Dopo 10 minuti aggiungete la bietola spezzettata. Cuocete a fuoco basso con il coperchio e, dopo 15 minuti, aggiungete i pomodori. Proseguite la cottura ancora per circa 10 minuti, aggiungendo acqua bollente se necessario, finché le fave saranno cotte, quindi regolate di sale e di pepe profumando il piatto con la menta lavata e sminuzzata. Servite la scafata, meglio se tiepida, con un giro di olio a crudo e bruschette di pane. Photo Credits: Maria Giulia Rubeca (pepeqb)