Festival delle Nazioni
Con un cartellone di quindici concerti e numerose iniziative collaterali che si svolgeranno, come da tradizione, nei luoghi artistici di Città di Castello e di alcuni dei più suggestivi borghi dell’Alta Valle del Tevere, il Festival delle Nazioni dal 20 agosto al 18 settembre 2021 rende omaggio alla Norvegia, per la prima volta ‘ospite’ nella storia della manifestazione tifernate.
La rassegna torna con una programmazione ancora più completa e articolata rispetto alla formula tradizionale grazie alla possibilità di recuperare alcuni progetti pensati per la scorsa edizione.
Edvard Grieg, Ole Bull, Johan Svendsen, Christian August Sinding sono solo alcuni dei compositori norvegesi che si potranno conoscere e ascoltare in questa edizione. In particolare, si esamineranno le relazioni della Norvegia con le culture musicali centroeuropee e i rapporti che i maggiori compositori norvegesi ebbero con l’Italia, con il loro atteggiamento di curiosità e di apertura al ‘nuovo’ che caratterizzò loro ricerca artistica.
Il 54° Festival delle Nazioni si aprirà con l’eccezionale talento di Raphael Gualazzi, con un concerto attesissimo che si svolgerà all’aperto nella suggestiva Piazza dell’Archeologia di Città di Castello. Il cantautore, compositore, musicista e produttore, protagonista di un successo discografico digitale di caratura internazionale, si esibirà in trio con Gianluca Nanni alla batteria e Roberto Bartoli al contrabbasso, e proporrà un viaggio sonoro tra stride piano, jazz, blues e fusion sottendendo un filo di comunicazione con Jan Garbarek da un lato e Karl Seglem dall’altro (Città di Castello, Piazza dell’Archeologia, 20 agosto ore 21.00).
Tra gli spettacoli pensati per la passata edizione, vi è il concerto del Faccini Piano Duo, composto dai giovani e pluripremiati fratelli pianisti e compositori Elia e Betsabea Faccini. Nel programma musicale, le Danze polovesiane di Aleksandr Borodin dedicate all’antico popolo Rus’ – proposte nella trascrizione per pianoforte a quattro mani realizzata dagli stessi interpreti – e i 6 Morceaux op. 11 di Sergej Rachmaninov saranno affiancati a La Mer di Claude Debussy e alla Rapsodie Espagnole di Maurice Ravel (San Giustino, Cortile del Castello Bufalini, 21 agosto ore 21.00).
Il concerto di Jan Garbarek, artista fortemente rappresentativo della nuova musica norvegese, è tra gli eventi più attesi del Festival. Il celebrato sassofonista e compositore, instancabile esploratore nei generi del jazz, della musica classica e della world music, ha raggiunto i vertici della musica internazionale a metà degli anni Settanta e il suo disco Officium è diventato uno dei dischi in assoluto più venduti. A Città di Castello, Jan Garbarek si esibirà con lo Jan Garbarek Group composto dal pianista e tastierista tedesco Rainer Brüninghaus, che è parte del gruppo da trent’anni, e dal bassista brasiliano Yuri Daniel, e insieme con il percussionista indiano Trilok Gurtu, special guest di grande pregio che porterà nel gruppo i ritmi e le sonorità del suo Paese (Città di Castello, Piazza dell’Archeologia, 22 agosto ore 21.00).
Contestualmente ai concerti, si svolgeranno le selezioni del Concorso nazionale Alberto Burri per gruppi giovanili di musica da camera, alla sua quarta edizione.
Si rinnova l’ormai collaudata collaborazione del Festival delle Nazioni con l’Associazione Culturale Laboratori Permanenti di Sansepolcro diretto da Caterina Casini: la coproduzione delle due prestigiose istituzioni culturali darà vita allo spettacolo Norvegia, spazi dell’anima, una sorta di excursus sugli autori letterari norvegesi più significativi – da Ludwig Holberg passando per Henrik Ibsen fino a Neil Gaiman – con musiche e live electronics del performer Michele Mandrelli presentate in prima esecuzione assoluta. La performance vedrà impegnati in scena come voci recitanti la stessa Casini insieme a Maurizio Repetto (Sansepolcro, Chiostro di Santa Chiara, 26 agosto ore 21.00).
Alcuni amatissimi classici del repertorio cameristico saranno proposti dal Trio Hermes, formazione composta dalla violinista Ginevra Bassetti, dalla violoncellista Francesca Giglio e dalla pianista Marianna Pulsoni: il gruppo eseguirà infatti il Trio n. 3 in do minore per violino, violoncello e pianoforte op. 101 di Johannes Brahms e il Trio in si bemolle maggiore op. 97 noto come Erzherzog-Trio, trio dell’arciduca (Citerna, Chiesa di San Francesco, 27 agosto ore 21.00).
Dall’emergente violinista norvegese Henning Kraggerud, in duo col pianista Håvard Gimse, si potranno ascoltare pagine di compositori norvegesi di diverse generazioni: Edvard Grieg e Johan Svensen, ma anche Ole Bull, il cosiddetto ‘Paganini del Nord’, e Johan Halvorsen, fino alla prima esecuzione italiana di una composizione dello stesso Kraggerud (Città di Castello, Chiesa di San Domenico, 28 agosto ore 21.00).
Sarà affidato al Trio Hoffmann – Inesa Baltatescu al violino, Giovanni Landini al violoncello e Marta Ceretta al pianoforte – il compito di far conoscere al pubblico del Festival delle Nazioni la musica del compositore norvegese Christian Sinding. Di questo autore, che fu fortemente influenzato da Wagner e Liszt, verrà proposto l’appassionante Trio op. 87 n. 3, un brano abbinato nel programma all’Andante con moto di Edvard Grieg e al Trio op. 70 n. 2 di Ludwig van Beethoven (Montone, Chiesa di San Francesco, 29 agosto ore 21.00).
Con un progetto speciale dall’eloquente titolo E quindi uscimmo a riveder le stelle, il Festival delle Nazioni si unirà al coro delle celebrazioni per il settecentesimo anniversario della morte di Dante Alighieri. Lo spettacolo vedrà impegnato l’attore Ivano Marescotti nella lettura di testi dall’Inferno dantesco; sarà inoltre impreziosito dalle musiche del compositore Daniele Furlati (premio RdC Awards 2020 per le colonne sonore), eseguite in prima assoluta dall’ormai celebre Ensemble Suono Giallo, formazione nata proprio nell’ambito delle programmazioni del Festival (Città di Castello, Chiesa di San Domenico, 1 settembre ore 21.00).
In un cartellone dedicato alla Norvegia non poteva mancare la splendida Holberg Suite op. 40 di Edvard Grieg, che sarà eseguita dai Solisti Veneti diretti da Giuliano Carella. La ‘suite in stile antico’ dedicata all’umanista e drammaturgo danese sarà accostata alle musiche veneziane di Giuseppe Tartini e Antonio Vivaldi, di cui la formazione cameristica è interprete di riferimento. Questa parte del programma vedrà la partecipazione del flautista Massimo Mercelli e del clavicembalista Ernest Hoetzl (Città di Castello, Chiesa di San Domenico, 2 settembre ore 21.00).
Karl Seglem è senz’altro da annoverare tra i grandi nomi di questa edizione: il musicista jazz, produttore e compositore norvegese, eccezionale sassofonista noto per la sua capacità di mescolare musica tradizionale, etnica e improvvisazione, è riconosciuto come il più importante strumentista al mondo di bukkehorn, l’antico strumento musicale scandinavo a fiato ricavato dal corno di caprone. Seglem si esibirà sul palco insieme a Håkon Høgemo e Sigrid Moldestad ai violini tradizionali hardangfele, e a Kåre Opheim alle percussioni (Città di Castello, Chiesa di San Domenico, 3 settembre ore 21.00).
Tra gli interpreti norvegesi di spicco, il Quartetto Vertavo, composto da Øyvor Volle e Annabelle Meare ai violini, Berit Cardas alla viola e Bjørg Lewis al violoncello, proporrà l’ascolto di pagine di non larghissima frequentazione, quali la Fuga in fa minore di Edvard Grieg e il coevo Quartetto in la minore n. 1 di Johan Severin Svendsen, che saranno accostate al Quartetto in mi minore Dalla mia vita di Bedřich Smetana (Città di Castello, Chiesa di San Domenico, 4 settembre ore 21.00).
Di grandissimo interesse è il programma musicale proposto da Giovanni Sollima: il violoncellista e compositore di fama internazionale presenterà il Tema e variazioni in re minore per violoncello JS 196 di Jean Sibelius, una composizione molto spesso paragonata al Capriccio in la minore di Paganini, riscoperto solamente in epoca moderna e ancora mai eseguito in Italia; Sollima completerà il programma con la Suite in do minore BWV 1011 di Johann Sebastian Bach, con i Tre pezzi per clarinetto (suonati sul violoncello) di Igor Stravinskij – in omaggio al russo nel cinquantesimo anniversario della morte –, con un’originale versione per violoncello solo di Norvegian wood dei Beatles e infine con due brani di sua composizione: Concerto rotondo e Natural Songbook (Città di Castello, Chiesa di San Domenico, 5 settembre ore 21.00).
Recuperando uno spettacolo previsto nella passata edizione dedicata alla Russia, il Festival delle Nazioni proporrà in prima italiana il balletto contemporaneo Romeo e Giulietta, una coreografia di Evgenij Panfilov su musiche di Sergej Prokof’ev interpretato dal Balletto del Teatro Evgenij Panfilov di Perm. (Città di Castello, Teatro degli Illuminati, 17 settembre ore 21.00).
L’evento di chiusura sarà di grandissimo prestigio e si inserisce nell’ambito delle celebrazioni italiane per il cinquecentesimo anniversario dalla morte di Raffaello Sanzio: si tratta di Ut Musica Pictura. Raffaello e la musica del Rinascimento, un concerto di musiche rinascimentali contemporanee del pittore e architetto urbinate che saranno eseguite dall’Ensemble Sensus, gruppo composto da musicisti e musicologi specialisti di questo repertorio (Città di Castello, Pinacoteca comunale, 18 settembre ore 17.00).
Accanto alla programmazione concertistica, il Festival delle Nazioni offrirà un ricchissimo programma di eventi collaterali che toccando i diversi mondi dell’arte, dalla pittura alla musica, dalla letteratura al teatro e alla danza, porterà l’attenzione soprattutto su giovani musicisti, attori, e performer attivi in Umbria e a Città di Castello. Nell’ambito di questo interessantissimo cartellone, è previsto un omaggio al celeberrimo Urlo di Edvard Munch, con una istallazione video-musicale site specific dal titolo Skrik: un percorso nell’arte del pittore norvegese scandito dalle musiche di Ketil Bjørnstad che si svilupperà nei locali della Tipografia Grifani-Donati di Città di Castello.
Torneranno poi sul palcoscenico del Festival delle Nazioni anche i ragazzi dell’Ensemble degli Itinerari didattici musicali, il progetto formativo fiore all’occhiello della manifestazione tifernate: il concerto quest’anno sarà a cura della Scuola secondaria di primo grado statale Dante Alighieri-Giovanni Pascoli (Città di Castello, Teatro degli illuminati, 9 settembre ore 18.00).
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