The school of painting of Perugino
L'arte in Umbria

La bottega del Perugino

Alla scoperta delle opere degli allievi del Divin Pittore

Un viaggio ricco di emozioni vi porterà alla scoperta di alcune delle opere realizzate dai più celebri allievi del grande Pietro Vannucci, nume tutelare della pittura rinascimentale in Umbria.

Una “squadra” di artisti che, una volta usciti dal prestigioso atelier del Divin Pittore, impreziosì chiese, conventi, confraternite e pievi, rendendo il Cuore Verde d’Italia uno scrigno di bellezza.

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Tappa 1
Città di Castello

L’itinerario parte da Città di Castello e dalla Pinacoteca Comunale dove potete ammirare il Gonfalone della Santissima Trinità, l’opera del più talentuoso allievo del Perugino, Raffaello.

Il capolavoro, sottoposto di recente a un grande intervento di restauro, è il suo unico lavoro rimasto in città. Qui, infatti, l’artista operò tra la fine del Quattrocento e l’inizio del Cinquecento, dopo essersi congedato dalla Bottega del Vannucci con il titolo di “magister”, lasciando diverse opere che in seguito sono approdate in vari musei italiani e stranieri.

Sempre a Città di Castello, potete cominciare a fare la conoscenza di un altro grande pittore, collaboratore del Perugino: Bernardino di Betto Betti, conosciuto come il Pinturicchio; nel Museo del Duomo potrete ammirare la delicata tempera su tavola, databile intorno al 1485 con la Madonna con il Bambino e San Giovannino.

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Tappa 2
Perugia

In auto, in poco più di un’ora, raggiungete Perugia, alla scoperta della seconda delle due opere originali di Raffaello presenti in regione e conservata nella Cappella di San Severo, attigua alla omonima chiesa duecentesca annessa al convento dei Camaldolesi, oggi trasformata in un piccolo museo. Si tratta della Trinità e Santi, un meraviglioso affresco realizzato in un insolito confronto tra Raffaello e il suo maestro. Il giovane artista dipinse nel 1505 la parte alta del dipinto con la Trinità fra angeli e santi, il Perugino completò il registro inferiore con sei santi nel 1521. 

Se volete ulteriormente approfondire l’argomento su altre opere degli allievi del Divin Pittore, visitate anche la Galleria Nazionale dell’Umbria, che conserva una delle più ricche raccolte d’arte in Italia del periodo compreso fra il XIII e il XIX secolo. 

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Tappa 3
Spello

Lasciata Perugia, in venti minuti siete a Spello nella Cappella Baglioni della Collegiata di Santa Maria Maggiore dove potete incontrare di nuovo il Pinturicchio che dipinge un ciclo di affreschi, con le storie di Maria e dell'infanzia di Cristo, considerato tra i più importanti della regione.

Dirigetevi quindi alla vicina chiesa di Sant'Andrea dove trovate un altro suo tesoro, una pala d’altare con la Madonna in trono e Santi, dipinta con l’intervento di aiuti.

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Tappa 4
Trevi

Un’altra manciata di minuti e siete a Trevi dove si palesa un terzo allievo del Divin Pittore, un altro dei protagonisti dell’arte pittorica umbra tra il XV e il XVI secolo: Giovanni di Pietro detto Lo Spagna per l’origine spagnola della sua famiglia, attivo in numerosi centri umbri. 

Meravigliosi i suoi affreschi nella chiesa della Madonna delle Lacrime, che rappresentano il Trasporto di Cristo e Santi. La chiesa conserva anche una tarda Adorazione dei Magi del Perugino, ai lati della nicchia i santi Pietro e Paolo.  

Dello stesso maestro, sempre a Trevi, nel piazzale antistante la chiesa di San Martino, si trova la cappella di San Girolamo, nel cui umile interno si trova un altro grande affresco che raffigura la Vergine Assunta in una mandorla, affiancata da due Angeli; in basso, i santi Girolamo, Giovanni Battista, Francesco d’Assisi e Antonio da Padova, inginocchiati in adorazione; sullo sfondo un paesaggio ripreso dal vero, con la veduta di Foligno

Ancora a Trevi, nella Pinacoteca del Complesso museale di San Francesco potete ammirare, un altro lavoro dello Spagna, una monumentale pala d’altare dipinta nel 1522 per la chiesa francescana di San Martino che raffigura l’Incoronazione della Vergine e santi, secondo un’iconografia molto cara ai pittori attivi in Umbria.

Non lontano da Trevi, lungo la Via Flaminia, fermatevi alla chiesa di San Giacomo, dove trovate un altro ciclo di affreschi di Giovanni di Pietro, che decora l’abside. Nel catino una Incoronazione della Vergine, mentre nella curva absidale il Santo e due suoi miracoli; in una nicchia laterale la Madonna con Bambino con angeli e santi, dello stesso maestro. 

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Tappa 5
Spoleto

In pochi minuti raggiungete Spoleto dove potete fare il pieno delle opere dello Spagna, che qui trovò la sua stabile collocazione fino alla morte, nel 1528.

Tra le opere più significative che l’artista ha lasciato alla città sono due affreschi staccati, provenienti dalla Rocca Albornoziana, uno raffigurante la Madonna col Bambino e Santi, l’altro le Virtù, poste all’interno di una partitura architettonica in cui, nell’Ottocento, fu inserito il busto di Leone XII. 

Sempre a Spoleto, ecco di nuovo il Pinturicchio con gli affreschi realizzati intorno al 1497 per la Cappella Eroli all’interno del Duomo, raffiguranti la Madonna con Bambino tra i Santi Giovanni Battista e Leonardo. Nella volta a botte della cappella resta parte della decorazione con Sibille e storie di Costantino. 

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Tappa 6
Panicale

Se avete tempo a disposizione, potete apprezzare il suo stile in particolar modo a Panicale nella chiesa parrocchiale di Cereseto, con l’affresco Salvatore in trono, tra i santi Pietro e Giovanni, dipinto nel 1510, e nella Collegiata di S. Michele arcangelo, con un’incantevole Adorazione dei pastori, del 1519. 

Prima di rientrare, visitate anche la chiesa di San Sebastiano, dove l’affresco Madonna in trono vi riparla dello Spagna e dove potete ancora ammirare il Martirio di San Sebastiano del Perugino.
 

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