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Gole del Forello

Le gole del Forello è una valle umbra situata tra Todi e Orvieto formata dal fiume Tevere che attraversa la dorsale Monte Peglia - Monti Amerini.

Le gole del Forello, formate dal fiume Tevere che attraversa la dorsale Monte Peglia e Croce di Serra, sono situate tra Todi ed  Orvieto, non distanti da Civitella del Lago, comune di  Baschi,. Il luogo è molto impervio e scarsamente antropizzato e costituisce il cuore del Parco fluviale del Tevere.  Le aspre  pareti rocciose, alte più di 200 m, sono coperte da un manto di fitta vegetazione ed offrono una vista molto suggestiva. Le voragini circolari e profonde, gli inghiottitoi e le grotte che caratterizzano le gole sono originate dalla natura calcarea dei rilievi; queste pareti  nel Terziario e Quaternario, circondavano il lago Tiberino. 
Ci troviamo in una meta ideale per gli appassionati di speleologia. Si sengnalano: l a grotta della Piana, cui accedere una volta giunti a Titignano, è estesa per 2500 m in un banco di travertino  che ha restituito reperti risalenti al neolitico e all'età del bronzo;  la grotta del Vorgozzino, nella formazione della scaglia rossa, raggiunge una profondità di 123 m. Per gli amanti dell' arrampicata si segnala una falesia, piccola ma molto suggestiva per l’ambiente ancora intatto e selvaggio in cui si trova, attrezzata con circa 20 vie, ideali da frequentare nelle mezze stagioni o nelle mattine d’estate. La splendida valle che si apre a partire dalle gole è occupata dal lago di Corbara, un bacino artificiale realizzato con lo sbarramento del fiume Tevere, circondato da uliveti e vigneti nella zona meridionale e da boschi ad alto fusto nella zona più a monte.  Non mancano emergenze storiche e culturali: nei paraggi è situata l' area archeologica di Scoppieto che merita una visita per i resti degli  insediamenti, tra cui un complesso produttivo di ceramiche, sorti in funzione del Tevere, fondamentale via di comunicazione e trasporto.  In direzione Todi, incastrato tra rocce e vegetazione, si trova l’ Eremo della Pasquarella, segnalato come “Centro escursionistico della Pasquarella”, le cui origini si perdono nelle leggende. 
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