STORIA
Amelia è cinta dalle poderose mura poligonali di epoca romana, dove stili diversi coesistono in armonia.
Il primitivo insediamento abitativo, tra i primi centri italici, si sviluppò in epoca pre-romana sull'acropoli a decorrere dal XII-XI sec. a.C., dalla quale dominava il sottostante territorio costituito da insediamenti sparsi. La costruzione delle mura poligonali, attuata probabilmente a partire dal IV-III secolo a.C., conferì alla città la sua definitiva conformazione che corrisponde all'attuale centro storico.
Plinio il Vecchio riporta quanto scritto da Catone nelle Origines, attestando la fondazione di Amelia nel 1134 a. C. un mitico re chiamato Ameroe, dal quale la città prese il nome.
Nel 90 a.C. divenne fiorente municipio romano, raggiungendo il massimo splendore in epoca augustea. Grazie alla sua posizione dominante sulla via Amerina, una delle principali arterie di collegamento dell'Umbria e dell'Italia centrale, fu un centro nodale per le comunicazioni militari e l’espansione romana, ma anche una delle più antiche vie di pellegrinaggio. Assediata dai Goti (548), fu poi occupata dai Longobardi (579).
La via fu battuta nel 240 a.C. su tracciati locali ancora più antichi che collegavano VEIO con AMERIA attraversando tutto il territorio Falisco nel medioevo costituì l’asse viario del il cosiddetto Corridoio Bizantino che rivestì un ruolo strategico cruciale per l'Imepro romano d'Oriente in Italia.
Nel 1065 divenne libero Comune. La città fu teatro di lotte fra Guelfi e Ghibellini. Nel XIV secolo entrò definitivamente nei possedimenti dello Stato della Chiesa fino alla nascita del Regno d'Italia (1860).
ARTE, CULTURA, AMBIENTE
Appena entrati in città si può ammirare l'imponente opera fortificata delle mura poligonali, realizzate tra il IV e il III secolo a.C. che è possibile ammirare anche a un percorso di trekking urbano opportunamente segnalato.
Lungo la cinta muraria si aprono 6 porte, di cui 4 tuttora utilizzate: porta Romana, accesso principale alla città, , porta Leone IV, porta Posterola e porta della Valle.
Tra i monumenti da visitare, oltre a testimonianze di epoca romana (cisterne, terme e domus), la Cattedrale, il monastero di San Magno, la chiesa di San Francesco, la chiesa di Sant'Agostino, la chiesa di Santa Monica, e appena fuori le mura la chiesa rurale della Madonna delle Cinque Fonti, che secondo la leggenda offrì soggiorno a San Francesco.
Notevole fu anche il periodo rinascimentale quanto la città visse, grazie alle committenze di importanti famiglie nobili un periodo particolarmente florido, numerosi i palazzi tra i quali il quattrocentesco palazzo Nacci e i cinquecenteschi palazzo Farrattini e Petrignani, l'imponente torre Campanaria, risalente all’XI sec, costituita da dodici lati , e lo splendido teatro settecentesco voluto dalla nobiltà e borghesia locale nel 1782.
l complesso di San Francesco, ex collegio Boccarini, con lo splendido chiostro cinquecentesco è sede del museo archeologico, dove è possibile ammirare l'imponente statua bronzea del Germanico, nipote dell'imperatore Tiberio, e altri importanti reperti rinvenuti nel territorio amerino. Un percorso multimendiale aiuta a conoscere le vicende storiche dell'antico centro. A 3 km dal centro storico, immerso nella natura tra i colli amerini, lo stupendo convento della Santissima Annunziata, eretto nel XV secolo su un preesistente eremo.
Oltre che in superficie, Amelia riserva sorprese emozionanti anche nel sottosuolo, in un percorso che conduce alla scoperta delle antiche cisterne romane, opera di ingegneria idraulica costruita intorno al II secolo d.C., e accessibile al pubblico da piazza Matteotti.
Intatto il paesaggio che abbraccia la città dominato dalla vasta lecceta dei Monti Amerini. Adatto per gli appassionati del trekking, di bike o escursioni a cavallo.Tra le bellezze naturali da segnalare: il torrente Rio Grande che crea un lago chiamato lago Vecchio, raggiungibile con percorso pedonale e frequentato dagli amanti della pesca, e per chi ama il bosco, a 4 Km dalla città, immerso in una lecceta, "La Cavallerizza".