Da Assisi a Vallo di Nera sulle tracce di Giotto e Giotteschi
Art in Umbria

Da Assisi a Vallo di Nera sulle tracce di Giotto e Giotteschi

Un percorso che si snoda tra Assisi, Spello, Montefalco e Vallo di Nera per ammirare l’arte del grande artista

Vi proponiamo un itinerario per seguire le tracce in Umbria del grande maestro Giotto e di una schiera di artisti locali che nel Trecento, insieme ad altri pittori sparsi in numerosi luoghi della penisola, divennero seguaci e continuatori del suo stile. 

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Tappa 1
Assisi

Il viaggio inizia nella Basilica di San Francesco ad Assisi,, grandioso tempio di arte e di fede, patrimonio mondiale Unesco.  

Il complesso è formato da due chiese sovrapposte nelle quali in un periodo compreso fra la seconda metà del XIII e gli inizi del XIV secolo, operarono gli artisti più importanti del tempo che sperimentarono nuove forme stilistiche destinate a segnare una svolta nella storia della pittura italiana.  

Secondo la tradizione, non condivisa da tutti gli studiosi, nella Basilica superiore, nelle storie dell’antico testamento, Giotto avrebbe dipinto i suoi primi affreschi che mutarono le sorti della pittura abbandonando la rigidità dello stile bizantino, a favore del recupero della tradizione antica che lo condusse ad una maggiore attenzione alla realtà. 

Questi aspetti si notano maggiormente nel famosissimo Ciclo francescano, che racconta la vita del Santo in una dimensione più concreta e reale, con scene ambientate spesso nella stessa città di Assisi o nella campagna vicina alla città. 

Giotto fu attivo, con i suoi collaboratori anche nella Basilica inferiore, dipingendo nel transetto destro le Storie dell'Infanzia di Cristo, una Crocifissione con santi francescani e le Storie della Maddalena, nella omonima cappella.  

La paternità degli altri affreschi che ornano le vele del presbiterio con le allegorie delle virtù francescane è attribuita principalmente ai suoi discepoli, che si rivela essere una formidabile squadra di artisti al seguito del maestro che dimostra di avere anche notevoli capacità organizzative. 

Le due basiliche sono comunque una sorta di antologia della pittura gotica in Italia: oltre a Giotto, anche Cimabue, dipinse nella basilica superiore, in particolare nell’area presbiteriale e nel transetto di sinistra; mentre il senese Simone Martini, decorò la cappella di San Martino nella Basilica inferiore con le storie del Santo e Pietro Lorenzetti dipinse le Storie di Cristo nel transetto sinistro, sempre nella chiesa inferiore.  

Lasciata la basilica di San Francesco, la vostra visita si sposta nella Basilica di Santa Chiara, situata dalla parte opposta della città. Qui, all’interno della Cappella di San Giorgio si conserva il Polittico murale della Madonna con il Bambino in trono e santi, opera di Puccio Capanna, che secondo lo storico dell’arte Giorgio Vasari fu tra i principali discepoli di Giotto, e fu attivo ad Assisi nella prima metà del XIV secolo. Sempre nella Cappella di San Giorgio, potete ammirare le opere di un altro giottesco denominato il Maestro Espressionista di Santa Chiara, identificato con Palmerino di Guido, altro collaboratore di fiducia di Giotto ad Assisi.

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Tappa 2
Spello

Uscendo dalla città serafica, dirigetevi verso a Spello, distante 13 chilometri, dove vi aspetta la chiesa romanica di Sant’Andrea, del XIII secolo, dove nel 1253 il beato Andrea Caccioli, che secondo la tradizione ricevette il saio dalle mani di Francesco, vi insediò una delle prime comunità di Frati Minori. 

Posto dietro l’altare maggiore, potete ammirare il Crocifisso su tavola attribuito al “nostro” Maestro Espressionista di Santa Chiara, secondo la nuova iconografia introdotta da Giotto con la croce della chiesa di Santa Maria Novella a Firenze. 

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Tappa 3
Montefalco

Altri 18 chilometri e siete a Montefalco dove, all’interno del Monastero di Santa Chiara, nella Cappella di Santa Croce, vi trovate di fronte a suggestivi affreschi che decorano le pareti laterali raccontando gli Episodi della vita di S. Chiara, di S. Caterina, di S. Biagio, la Vergine, caratteristiche opere di pittori umbri, che riassumono principalmente le influenze giottesche. 

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Tappa 4
Vallo di Nera

A Vallo di Nera, 33 chilometri da Montefalco, non potete perdervi la chiesa di Santa Maria Assunta, recentemente riaperta dopo i lavori di ristrutturazione  e restauro seguiti ai danni provocati dal terremoto del 2016. Il suo interno è ricco di affreschi del XIV e XV secolo, fra tutti le scene dell’Annunciazione, la Natività e l’Adorazione dei Magi, opere di pittori di scuola umbra che dimostrano di aver conosciuto e assimilato la lezione giottesca. 

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Qui si conclude il nostro viaggio in Umbria nel segno di Giotto e della sua nuova lingua: uno stile pittorico, semplice, chiaro, più espressivo e naturalistico, che illuminò chiese e basiliche lasciandosi alle spalle il Medioevo.