Umbria Jazz Winter
Dal 28 Dicembre 2022 al 1 Gennaio 2023 si rinnova la magia della buona musica con Umbria Jazz Winter, nella magnifica cornice di Orvieto.
La manifestazione, giunta alla sua 29esima edizione, avrà come filo rosso del cartellone la grande qualità musicale per un ritorno all’identità del festival delle prime edizioni, con proposte originali alla scoperta di aspetti meno frequentati del jazz. Un’offerta inclusiva e variegata, in cui si alterneranno artisti famosi e giovani emergenti, tradizioni, mainstream moderno e jazz più di ricerca, musica per puristi e generi per tutti.
I concerti si svolgeranno in due straordinarie location storiche del ricco patrimonio architettonico della città: il Palazzo del Capitano del Popolo e la sua Sala dei 400, e il Teatro Mancinelli. Altra location d’eccezione sarà però l’intero centro storico di Orvieto, da sempre ideale teatro a cielo aperto dei festosi cortei dei Funk Off.
Come ogni anno, centrale, sarà il concerto gospel presso il Duomo di Orvieto, il pomeriggio di Capodanno, in occasione della Giornata Mondiale della Pace: dopo la Messa uno dei più celebrati cori degli Stati Uniti canterà brani del repertorio religioso afroamericano per trasmettere un messaggio di pace e fratellanza. Senza dimenticare il ritorno dal 29 al 31 Dicembre, dalle 10 alle 11.30 , di Umbria Jazz for Kids, nella Sala del Carmine con tantissime iniziative e laboratori per i più piccoli.
Tra i grandi nomi, un appuntamento imperdibile per gli amanti del jazz più esigenti sarà quello in cui le canzoni di Burt Bacharach troveranno in Dianne Reeves e nei nuovi arrangiamenti di Ethan Iverson un contesto ideale, insieme all’Umbria Jazz Orchestra.
E ancora, tornerà un beniamino del pubblico di Umbria Jazz, Allan Harris, con una nuova storia da raccontare attraverso le sue canzoni, insieme al grande ritorno di Vinicio Capossela, songwriter tra i più originali degli ultimi decenni, che proporrà una retrospettiva della sua straordinaria carriera.
Da non perdere anche un duo sulla scena e una coppia nella vita: Rebecca Martin, songwriter originale e cantante dalla voce espressiva, e Larry Grenadier, uno dei più stimati contrabbassisti della scena del jazz contemporaneo.
E per non dimenticare Charles Mingus, uno dei geni del jazz e grande protagonista delle prime edizioni del Festival, in occasione del suo centenario dalla nascita, verrà celebrato con un sestetto composto da musicisti americani della Mingus Big Band e dagli italiani Roberto Rossi e Piero Odorici.
Tra le nuove interessanti personalità interessanti, da seguire con attenzione salirà sul palco Kris Davis, artista canadese con base a New York, molto stimata nei circuiti del jazz e della musica più innovativa. E nuovo sarà il progetto Legacy di Javier Girotto, che riprenderà le sue partiture di qualche anno fa per suonarle la prima volta con un quintetto di tre fiati, tra i quali i suoi sassofoni, più basso e batteria.
Per naturalezza, creatività, energia, non mancherà Romero Lubambo, un grande chitarrista brasiliano stimato dal mondo della musica. Lubambo a Orvieto farà parte del progetto sulle canzoni di Bart Bacharach, vista la lunga partnership artistica con Dianne Reeves, ma si potrà ascoltare anche in una solo performance.
Infine, con estrema versalità, il musicista Jon Cleary, inglese cresciuto nella campagna del Kent, uno degli interpreti più stimati della musica di New Orleans, affronterà i generi che definiscono l’identità musicale di New Orleans, da quelli tradizionali a quelli più moderni: jazz, blues, rag, piano stride, gospel, funk, soul.
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