Immersa tra i boschi, Allerona conserva tracce del suo passato, dall’epoca romana a quella medioevale. Oltre alle sue chiese e ai palazzi storici, il borgo colpisce per la ricchezza del suo patrimonio naturalistico, ammirabile in particolare nel parco demaniale della Selva di Meana e nel Parco di Villalba
LA SUA STORIA
L'origine medievale è attestata dal Castello di Lerona del XII secolo, baluardo di Orvieto, soggetto ai Monaldeschi e ai Filippeschi che lo fecero erigere nel 1275; fu poi distrutto alla fine del XV secolo da Carlo V. Successivamente il castello risorse, tanto che nel 1585 la comunità si diede un proprio Statuto e nel 1595 Allerona si svincolò dal dominio di Orvieto e dai Monaldeschi.
UN VIAGGIO TRA LE SUE BELLEZZE ARTISTICHE E CULTURALI
Immersa nelle colline coperte di boschi di faggio, leccio e ginepro, Allerona conserva testimonianze architettoniche della civiltà romana: sono rimaste tracce dell'antica Via Cassia, o Via Traiana Nova, di cui sono stati rinvenuti tratti di selciato e due colonne miliari.
Nel borgo da vedere i resti del Castello feudale di Lerona, distrutto da Carlo VIII nel 1495, di cui rimangono le mura, la porta del Sole (accesso orientale) e la porta della Luna (accesso occidentale). Sulla piazza centrale, piazza Santa Maria, la parte più alta del paese dove sorgeva il castello, si affacciano gli edifici più antichi. Qui, di fronte alla chiesa di Santa Maria della Stella, fondata nel XII secolo e ristrutturata su disegno dell'architetto orvietano Paolo Zampi alla fine del XIX secolo tra 1892 e il 1897, troverete il palazzo Visconteo, la cui costruzione originaria apparteneva alla famiglia Monaldeschi, che aveva la giurisdizione sul paese. L'edificio fu realizzato nel Trecento mentre nel Quattrocento fu trasformato in dimora signorile.
COSA VEDERE E COSA FARE NEI DINTORNI
Merita una sosta la chiesa della Madonna dell'Acqua, tempietto ottagonale dell'inizio del XVIII secolo, costruito su una preesistente cappella votiva del 1400 vicino una fonte d'acqua ritenuta prodigiosa.
Allerona poi offre un ricco patrimonio naturalistico: nel parco demaniale della Selva di Meana potrete ammirare villa Cahen, raffinato esempio di architettura liberty con uno splendido giardino all'italiana ricco delle più varie specie arboree e erbacee, anche rare, che il proprietario fece arrivare dai luoghi più lontani; mentre nel Parco di Villalba vi aspetta un'accogliente area boscata attrezzata di oltre 20 ettari, caratterizzata dalla presenza di specie di notevole pregio ambientale.