Crescionda spoletina
Dolci

Crescionda spoletina

Preparazione

Al palato è soffice e vellutata. Il sapore avvolgente del cioccolato fondente e l'aroma di mandorla, fanno della Crescionda il dolce simbolo di Spoleto. Facile da preparare in casa. Scopri la ricetta!

Preparazione
  • In una ciotola sbattiamo le uova insieme allo zucchero

  • Aggiungiamo la cannella in polvere e il cacao amaro e continuiamo a miscelare il composto con una frusta.

  • Aggiungiamo la scorza grattugiata di un limone e il cioccolato fondente grattugiato.

  • Aggiungiamo la farina e gli amaretti triturati.

  • In ultimo aggiungiamo gradualmente il latte. Otterremo un composto abbastanza liquido. Versiamolo in una teglia del diametro di 24cm precedentemente ricoperto di carta forno.

  • Inforniamo in forno ventilato a 180°C per 25-30 minuti.

  • Sforniamo e lasciamo raffreddare completamente prima di estrarre dallo stampo. Se possibile lasciar riposare la crescionda spoletina almeno una notte in frigorifero prima di servirla.

  • Decorare la superficie con amaretti o cacao amaro in polvere.


 

La storia del piatto

Dalle sue origini a oggi ha subito una lunga evoluzione, che le ha fatto perdere gli originari contrasti di sapore, rendendola sempre più raffinata nel gusto e nella presentazione. E tanti sono i cambiamenti e le variazioni che la caratterizzano che ogni anno è oggetto di una sfida per scegliere l’interpretazione della ricetta più buona e convincente.
Gli ingredienti base di questa delizia sono cioccolato, latte, uova, zucchero, biscotti, buccia di limone, olio e farina di grano (con la variante di farina di mais e fette di mele nelle ricette più antiche). Tramandata in famiglia di generazione in generazione e riconosciuta come prodotto tradizionale umbro, viene preparata solo nella zona che va da Spoleto a Castel Ritaldi, da Campello alla media Valnerina.

Deriva il suo nome probabilmente da “crescia unta”, cioè focaccia unta con il grasso, che anticamente era quello del brodo di gallina o dello strutto, oggi sostituiti dall’olio extravergine di oliva o dal latte. Le sue origini nascono nel Medioevo, quando si amavano molto i contrasti agrodolci a tavola. La ricetta originale infatti metteva insieme prodotti molto distanti tra loro per gusto, come brodo di gallina, zucchero e pan grattato, cui si aggiungevano formaggio pecorino, buccia di limone, cioccolato fondente grattugiato o cacao amaro.
Oggi gli ingredienti sono stati rivisti secondo i gusti più attuali e personali e il cioccolato è diventato l’elemento dominante. Tra le varianti esiste la Crescionda di mele, che però viene preparata raramente, la Crescionda “poretta” e poi quella più nota, la Crescionda a tre strati, che è composta da una base di amaretti e farina, uno strato centrale fatto con uova e latte, che assomiglia a un budino alla vaniglia, e per finire uno strato scuro realizzato quasi esclusivamente con il cioccolato.
L’impasto pronto per essere cotto al forno ha una consistenza piuttosto liquida che dona una morbidezza cremosa al dolce. Caratteristica della Crescionda, data dalla presenza di un quantitativo minimo di farina, è una sottile striatura bianca al di sotto della crosta più scura e al di sopra dello strato di cioccolato più chiaro.