Distanza | 4 km |
Dislivello | 320 m |
Difficoltà | facile |
Tempo di percorrenza | 2 ore |
Fondo | asfalto e sterrato |
Da vedere in zona | Abbazia di Santa Croce di Sassovivo, Cripta del Beato Alano, Grotte dell’Abbadessa, Castello di Pale, Eremo di Santa Maria Giacobbe, Cascate del Menotre, Falesia di Pale |
Nel 2018 è stato riaperto il sentiero storico di 4 chilometri che un tempo collegava l'Abbazia di Sassovivo al paese di Pale: un percorso che porta alla scoperta delle bellezze naturalistiche di uno dei monti più belli che sovrastano la città di Foligno.
Il percorso ha inizio presso l’Abbazia di Santa Croce di Sassovivo, fondata nell’ultimo quarto del XI sec. lungo l’antica via Lauretana, un’importante via di pellegrinaggio che collegava Roma al Santuario della Santa Casa di Loreto. Ampliata nel corso dei secoli, l’abbazia, che in origine era un castello, sorge in un’area ricca di boschi di leccio che si estende pochi minuti a est di Foligno. La “Macchia Sacra” della lecceta di Sassovivo è uno degli elementi paesaggistici più interessanti nel territorio che fa capo all’abbazia, presente per buona parte dell’itinerario.
La passeggiata prosegue attraverso la strada asfaltata che porta a Casale. Dopo circa 300 metri si incontra sulla destra la Cripta romanica detta “del Beato Alano”, fondata nell’XI sec. e in seguito dedicata al monaco viennese che vi abitò all’inizio del XIV sec. In origine pensata dall’eremita Mainardo e dai suoi adepti come nucleo originario per la costruzione di un monasterium, non fu mai completata a causa dei frequenti smottamenti che colpiscono l’area: la congregazione decise perciò di trasferirsi nel vicino castello, donazione della famiglia longobarda dei Monaldi. Della struttura originale, attualmente inagibile, si conservano parte della facciata, il portico e la cripta.
Da qui parte il sentiero, breve (circa 500 metri tra andata e ritorno) e suggestivo, noto come “Passeggiata dell’Abate”, che inizia nei pressi di un’antica fontana e attraversa una macchia di lecci plurisecolari, offrendo una sorta di “cattedrale arborea”. In questo luogo l’abate di Sassovivo e i suoi confratelli cercavano pace e silenzio per raccogliersi in preghiera oltre mille anni fa.
Tornati sulla strada principale, si arriva a un incrocio da cui parte il sentiero storico che congiunge Sassovivo a Pale, mentre sulla sinistra in corrispondenza di un’ampia curva si apre la strada sterrata del “Passo delle Capre”. Ignorando varie deviazioni si prosegue lungo la strada sterrata, mantenendo la direzione del fosso posto sulla sinistra, fino a entrare in un bosco di leccio che termina in un valico.
Da qui si prende una mulattiera dal fondo ciottoloso, leggermente in discesa, che dopo circa 100 metri svolta a sinistra aumentando la pendenza fino ad arrivare alla SS 77. Attraversata con cautela la statale si segue la strada principale che conduce a Pale, piccolo paese ha risentito fin dalla sua nascita degli influssi della vicina Abbazia di Sassovivo e dei commerci della Via Lauretana, dove in passato sono sorte numerose cartiere.
Da qui, partendo da Piazza Elisei, è possibile esplorare tre percorsi didattici geologico-culturali che conducono a importanti siti dell’area, come le Grotte dell’Abbadessa, il Castello di Pale con la sua cinta muraria e l’Eremo di Santa Maria Giacobbe. Nelle vicinanze, seguendo le indicazioni si possono ammirare, inoltre, le Cascate del Menotre, mentre gli appassionati di arrampicata possono raggiungere la falesia di Pale, con oltre 150 vie attrezzate adatte a climbers di ogni livello, realizzate sulle pareti rocciose che sovrastano la valle del fiume Topino.