Non c'è giardino o spazio aperto intorno a casa che sia sufficiente, è troppo importante fargli fare attività insieme a noi.
Prima di partire, come ti sei dovuta organizzare per gestire al meglio il viaggio con i tuoi amici a 4 zampe?
Io mi sono affidata al consorzio, quindi non ho dovuto gestire la parte logistica, anche perché non avevo esigenze particolari se non quella di poter tenere i cani in camera. Chi viaggia in autonomia, ovviamente, dovrà prima di tutto cercare strutture che siano disposte ad ospitare i cani.
Che difficoltà hai trovato durante il viaggio?
In realtà nessuna difficoltà in particolare, o almeno niente di insormontabile. Il secondo giorno Ombra si era un po' screpolata una zampa, ma avevo con me tutto l'occorrente per poterla curare. Per fortuna a maggio non abbiamo trovato un gran caldo e quindi non abbiamo avuto il problema dell'acqua, che per i cani potrebbe essere la preoccupazione principale. In Valnerina avevamo sempre il fiume vicino, poi ho potuto sfruttare qualche fontanella lungo il percorso e comunque avevo sempre una piccola riserva d'acqua con me in caso di bisogno.
Qual è stata la tappa più impegnativa, per te e peri tuoi cani? Come mai?
Sicuramente quella da Spoleto a Poreta, in particolare perché ho sbagliato percorso uscendo dalla via e ho fatto fatica ad orientarmi. Alla fine ho camminato per molti chilometri in più del previsto e sono arrivata a fine tappa solo nel tardo pomeriggio.
Qual è invece la tappa o il luogo che ti sono rimasti nel cuore?
Mi è piaciuta molto tutta la zona della Valnerina, immersa nella natura, anche perché è quella che conoscevo di meno. In particolare il luogo che mi è piaciuto di più è stato Castel di Lago, un piccolo borgo veramente caratteristico che rende perfettamente l'idea dell'Umbria e della via di Francesco.
Che cosa ti ha lasciato il viaggio sulla Via di Francesco?
E' stata un'esperienza veramente positiva, che mi ha rafforzato molto. Io tendo spesso a sminuirmi e ad avere l'esigenza di programmare tutto. Invece affrontare questo viaggio da sola, insieme solamente ai miei due cani, riuscire a portarla a termine, vivendo all'avventura e affrontando anche piccole difficoltà, mi ha dato molta sicurezza. Quando ho percorso la Via vivevo ancora a Monza e non lavoravo; lungo il cammino, da sola con i miei cani, ho avuto modo di riflettere e pensare molto, e probabilmente questa esperienza mi ha dato anche il coraggio di cambiare vita, trasferendomi nella tenuta di famiglia e iniziando il mio attuale lavoro.
Che cosa consiglieresti a chi vuole intraprendere la via di Francesco con uno o più cani?
Prima di tutto di scegliere un periodo non troppo caldo, perché la necessità d'acqua è il problema principale per i cani. Doverne portare nello zaino un grosso quantitativo significa appesantire molto il bagaglio e quindi fare molta più fatica.
Poi è necessario valutare bene il proprio allenamento e quello del proprio cane, scegliendo tappe adatte ed evitando di sottoporli a sforzi eccessivi. In questo modo vivrete un'esperienza bellissima, che vi legherà ancora di più ai vostri amici a 4 zampe. Inoltre vi consiglio di prendervi qualche giorno in più del necessario per poter viaggiare con calma, magari arrivare nelle città più importanti e prevedere un giorno di riposo per visitare i centri storici. In questo modo anche il vostro cane avrà il tempo per riposare e non essere troppo sotto stress.
Non dimenticate tutto quello che può servire per qualche piccola medicazione, come è successo con la zampa della mia Ombra nel secondo giorno di cammino.
Infine è necessario prestare attenzione alle persone e agli altri cani che si possono incontrare sul percorso, in particolare a quelli all'interno di proprietà private. Lungo il cammino li ho sempre lasciati liberi, ad eccezione dei centri abitati, ma avevo il guinzaglio a portata di mano per poterli legare in caso di necessità.
Una bella storia, quella di Anna, un'avventura insieme a splendidi amici a 4 zampe che rimarrà sicuramente nella sua memoria, anche perché in piccolo ha contribuito a dare una svolta alla sua vita.
Oggi viaggiare sulla via di Francesco con i propri cani è ancora più facile e sicuro di quanto lo è stato per Anna, grazie ai tanti i servizi di supporto creati dal consorzio Francesco's way, che hanno reso il cammino pet friendly. Si va dall'elenco di strutture ricettive che accolgono gli animali, al kit di accoglienza contenente una ciotola, un tappetino per dormire e un gioco. Si potrà anche avere un collare con tracker gps che permetterà di rintracciare il proprio animale in caso di smarrimento.
Per informazioni: www.francescosways.com