STORIA
Importante sito strategico, il borgo fortificato si sviluppò alla fine dell’Impero Romano: venne costruito il castello, per il controllo delle vie commerciali fluviali del Tevere, ma anche della via Amerina e della vallata sottostante.
In epoca medievale fu a lungo conteso dagli Orsini e dai Colonna. Nel 1492 Stefano Colonna affidò il paese alla giurisdizione di Amelia. Lo stesso Colonna, nel 1502, lo rese alla famiglia degli Orsini che lo dominarono fino all'estinzione del casato nel Settecento. In seguito passò sotto la giurisdizione della Chiesa che esercitò il suo dominio fino alla creazione del Regno d'Italia (1860).
ARTE, CULTURA, AMBIENTE
Oltre alla bellezza della campagna amerina, Penna in Teverina offre la ricchezza dei suoi monumenti. Il borgo medioevale, scandito da torri e da porte, presenta ancora la sua struttura originale: si accede dalla porta Civica, che immette nella Piazza di San Valentino dove sorge la chiesa parrocchiale di Santa Maria della Neve.
Da visitare palazzo Orsini, dove, oltre ad un bel giardino all'italiana, sono ancora visibili sulla facciata gli stemmi delle due famiglie a cui appartenne: la rosa schiacciata degli Orsini e l'anguilla degli Anguillara. Da notare i busti dei "Mammalocchi", originali colonne marmoree in travertino con figure allegoriche situate all'ingresso di una villa privata.
Nei dintorni, presso Castiglioni, sono visibili i resti di un ponte sul Tevere di epoca romana, e nelle campagne quelli di una villa romana, in località Pennavecchia.
Il territorio, esposto come un'ampia balconata sulla valle del Tevere, esalta la coreografia di quel palcoscenico naturale che è il centro storico di Penna in Teverina durante la Festa della Vendemmia (primo fine settimana di ottobre), dove i protagonisti assoluti diventano l'uva, il mosto, il vino e i dolcetti locali realizzati con il mosto.