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Trekking

Trekking da Spoleto a Monteluco

Difficoltà
Media
Dislivello
420m
Distanza
4,44 km
Esplorate l’itinerario trekking da Spoleto a Monteluco, un affascinante percorso tra suggestivi eremi immersi nel fitto lecceto del bosco spoletino.

Da Spoleto a Monteluco lungo la strada degli eremiti

Distanza 4,44 km
Dislivello 420m
Difficoltà media
Tempo di percorrenza 1:59 ora
Fondo asfalto e sterrato
Da vedere in zona Duomo di Spoleto, Rocca Albornoziana, Ponte delle Torri, Parco Fluviale del Nera

 

Dai Romani, che ne avevano fatto il loro bosco sacro, ai santi eremiti che qui trascorsero ore in preghiera e riflessione, Monteluco ancora oggi rappresenta un luogo dominato da un’aura di sacralità. Qui è possibile lasciarsi cullare dalle verdi distese di alberi e partire alla scoperta di uno degli itinerari trekking della zona, che vi condurrà da Spoleto a Monteluco lungo “la corta”, un suggestivo sentiero che attraversa il bosco spoletino.

22 gennaio 2024 - Attenzione: il Ponte delle Torri è, al momento, non percorribile. Fino alla sua riapertura, il Comune di Spoleto consiglia di raggiungere il Fortilizio dei Mulini seguendo il sentiero CAI n.3, da via del Tiro a Segno, prendendo la svolta a destra al bivio (consultate la carta dei sentieri in fondo alla pagina).

Il percorso, della durata di circa un’ora, si snoda prevalentemente in salita, ed è quindi consigliabile indossare abbigliamento e scarpe adeguati.

Dopo aver raggiunto il Fortilizio dei Mulini, dove inizia il sentiero CAI n.1, la strada risale lungo il ripido versante nord-occidentale attraverso un bosco di lecci di grande valore scientifico, storico e paesaggistico, noto come Bosco Sacro di Monteluco. Un lucus, come lo chiamavano i romani, sacro a Giove e tutelato dalle norme incise nella famosa Lex Spoletina, documento epigrafico composto da due cippi risalenti alla fine del III sec. a.C incisi in latino arcaico, dove sono riportate le leggi che regolavano il taglio del bosco e le punizioni per chi non vi contravveniva.

Durante la passeggiata lungo “la corta”, gli amanti di ornitologia potranno avvistare esemplari di picchio verde, picchio rosso maggiore, rampichino e picchio muratore.

Proseguendo lungo il sentiero si raggiunge la zona degli eremi, oggi spesso parte di proprietà private, che testimoniano l’importanza del movimento eremitico che si sviluppò a Monteluco a partire dal VI sec. Tra quelli facilmente raggiungibili si segnala l’Eremo di San Paolo Protoeremita, acquistato nell’Ottocento dalla famiglia Marignoli che lo trasformò in una villa privata e costruì la retrostante chiesa di San Francesco d’Assisi. L’Eremo delle Grazie, ora residenza d’epoca, acquisì importanza nell’XVI secolo, quando venne eletto a luogo di riunione dei romiti e residenza del priore della congregazione, dopo che i Benedettini abbandonarono l’eremo di San Giuliano. Poco oltre si incontra l’Eremo di San Michele Arcangelo, che conserva una cappella e tre profonde grotte, di cui una adattata a oratorio.

Superati gli eremi, si attraversa la strada provinciale per imboccare nuovamente il sentiero che conduce alla sommità del monte e costeggia il Convento di San Francesco, la cui origine viene fatta risalire al primo eremita che si ritirò a Monteluco, il santo siriano Isacco. La tradizione vuole che lo stesso San Francesco d’Assisi vi sostò nel 1218. Nei pressi del convento è presente una copia della Lex Spoletina, mentre l’originale è conservato nel Museo Archeologico Nazionale di Spoleto. Dopo essersi immersi nel rilassante silenzio che permea il bosco, si può raggiungere il Belvedere e i suoi romitori, alcuni dedicati ai santi che probabilmente che qui si ritirano in preghiera.

Al termine della passeggiata, si può tornare a Spoleto per visitare il suo incantevole centro storico. Nella parte alta della città si può ammirare la Rocca Albornoziana, fortezza medievale che domina sulla Valle Spoletana nonché sede del Museo Nazionale del Ducato di Spoleto, o il Duomo di Spoleto, capolavoro dell’architettura romanica situato nell’omonima piazza.