Castello di Montalfina
Dritta come una sentinella a circa 600 metri d’altezza, là dove oltre mille anni fa fu costruita a scopo difensivo, il suo nome deriva da mons ad fines e significa “monte al confine”, perché si erge nel Comune di Castel Giorgio, in provincia di Terni, a pochi chilometri dalla provincia di Viterbo.
Per la sua storia e la sua elegante presenza sul territorio, è entrata nel censimento dei Luoghi del cuore del Fai, tra quei beni e quelle località del nostro Paese da non dimenticare.
La struttura che oggi potete ammirare, placidamente immersa nella campagna a 6 chilometri da Castel Giorgio, è realizzata in pietra rossa locale, con una pianta rettangolare, cinque torri e una facciata con portale e finestre incorniciati da bugnato. Al centro dello spazio erboso che la circonda fanno scena un pozzo trecentesco, una chiesa neoclassica e alcuni caseggiati, un tempo adibiti a magazzini, granai, scuderie e alloggi per la servitù.
Non fatevi tuttavia ingannare da questo quadro che sprizza armonia e bellezza. Come tutte le fortezze di “razza”, anche il castello di Montalfina conserva nella memoria delle sue pietre più antiche storie di assedi e distruzioni.
Secondo la leggenda, le sue fondamenta le pose fra il 756 e il 774 l’imperatore longobardo Desiderio che fece erigere la torre centrale; in seguito, l’edificio fu saccheggiato da Arrigo, figlio del Barbarossa e quindi ancora depredato e menomato dai briganti e dai militari orvietani.