L’origine di questo dolce tipico del periodo di carnevale sembra risalire ai Saturnalia, una festa romana dedicata al dio Saturno caratterizzata da ricchi banchetti e da scambi di doni. Durante i festeggiamenti venivano realizzati i frictilia, dei dolcetti che somigliano molto alle frappe e che lo scrittore e cuoco romano Apicio nel De re coquinaria descrive come “frittelle a base di uova e farina di farro tagliate a bocconcini, fritte nello strutto e poi tuffate nel miele”.
Ancora oggi la ricetta delle frappe prevede pochissimi ingredienti come uova, farina, burro e zucchero che formano una pasta da friggere, come vuole la tradizione, oppure cuocere al forno se si preferisce una versione più leggera.
La magia delle frappe è data però dalla loro forma che, da semplici striscioline di pasta, si possono trasformare in nodi, fiocchi e farfalle. Miele, zucchero a velo o anche del semplice zucchero bianco addolciscono il piatto che, quasi a incarnare lo spirito del Carnevale, può essere reso vivace da una allegra spruzzata di alchermes.
Per prima cosa disponete sulla spianatoia la farina a fontana e unite il lievito, lo zucchero, la buccia grattugiata del limone e un pizzico di sale. Aggiungete poi le uova e il burro a fiocchetti. Amalgamate tutti gli ingredienti fino a quando l’impasto non sarà liscio e omogeneo.
Separate in panetti l’impasto e, dopo aver cosparso la spianatoia con della farina per evitare che la pasta si attacchi, stendete il primo panetto a sfoglia e tagliate con una rotellina delle strisce rettangolari.
Se desiderate realizzare delle frappe con forme diverse, potete realizzare una piccola incisione al centro della pasta per creare un taglio in cui far passare un’estremità della striscia: in questo modo, tirando leggermente, creerete una sorta di piccolo nodo.
Nel frattempo scaldate l’olio in una padella e appena sarà ben caldo immergetevi le frappe. Quando la pasta risulterà dorata, scolate le frappe su carta assorbente e, una volta che si saranno raffreddate, bagnatele e alchermes e cospargetele con il miele o lo zucchero a velo.