Castel Giorgio

Castel Giorgio

Il borgo e il suo Castello

STORIA

Abitato dagli Etruschi, come testimoniato dai reperti di diverse necropoli sottoposte a un progetto di scavo e valorizzazione, il territorio fu frequentato anche in epoca romana. Come centro fortificato è sorto nel 1477 intorno al Castello che Giorgio della Rovere, vescovo di Orvieto, scelse come residenza per insediare il suo seguito proveniente da Parma. È da qui che prese il nome il borgo. La storia del paese è tutta incentrata intorno al castello, che venne distrutto in seguito alle lotte tra i Della Rovere e i Valenti, signori di Castel Rubello e di Porano.

Negli anni successivi l'edificio subì ulteriori vicissitudini (un incendio nel 1497, un forte terremoto nel 1504) tanto da richiedere un rimaneggiamento nel 1581, finché, il cardinale Giacomo Sannesio (1620), decise di ristrutturare completamente il palazzo, rendendolo un'idonea sede di villeggiatura per i porporati e i prelati che volevano salvarsi dal caldo cocente di Orvieto. Per la sua posizione strategica Castel Giorgio ospitò personaggi storici illustri per sancire il tentativo di pace di Castro (1642).

Nel XVIII secolo subì il passaggio delle truppe spagnole dirette a Napoli (1743). La funzione del palazzo Sannesio è durata fino agli anni ‘50 dello scorso secolo; ora, dopo lo stato di abbandono, ospita le scuole medie. Le campagne e le fitte macchie circostanti furono spesso rifugio di briganti famosi, tra i quali Davide Biscarini da Marsciano e Luciano Fioravanti da Viterbo.

 

ARTE, CULTURA, AMBIENTE

Oltre a palazzo Sannesio sono da visitare la chiesa parrocchiale dedicata a San Pancrazio Martire, del XVII secolo, e il palazzo Comunale, sorto all'inizio del XX secolo. Nel territorio: borgo Pecorone (XII secolo), dogana pontificia con la famiglia Alberici nella seconda metà dell'800, palazzo di Montiolo del XIX secolo, Poggio del Torrone sul Lago di Bolsena, villa di Fagiolo e villa di Casa Pisana.

Nei dintorni merita una visita anche il castello di Montalfina (VIII secolo), eretto per volontà del re longobardo Desiderio: costruito in pietra rossa, è circondato da una cinta di mura merlate e da torri possenti, due delle quali sono tuttora visibili. All'interno conserva una raccolta di armi, monete antiche, oggettistica e reperti archeologici.

Interessanti le risorse naturalistiche: centro climatico sull'altopiano dell'Alfina che si affaccia sul Lago di Bolsena, ai confini dell'Umbria con il Lazio e la Toscana.

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