Todi Sotterranea
Una città sotto la città. Strade e case sotto le quali si nasconde un affascinante e intricato complesso di cavità scavate dall’uomo nei secoli scorsi, formato da oltre 3 chilometri di cunicoli e gallerie, centinaia di pozzi di varie epoche e decine di cisterne preromane, romane e medievali.
Un autentico patrimonio storico e culturale della città di Todi, oggi in parte visitabile, nonché un’ingegnosa testimonianza di ingegneria idraulica: cunicoli che drenavano e convogliavano l’acqua che si accumulava nel sottosuolo, trasportandola via e disinnescando così la causa di smottamenti.
Altro compito, non meno importante in passato, era quello dell’approvvigionamento idrico, gallerie e cisterne scavate per rispondere a un'esigenza diversamente non esaudibile.
Sorgendo su di un colle isolato, circondato per chilometri solo da cime più basse, Todi infatti non disponeva di un acquedotto esterno, per cui le fontane pubbliche alimentate dall’acqua che viaggiava sotterranea contribuivano a dissetare la città assieme ai pozzi da cui veniva attinta l’acqua di falda e alle decine di cisterne in cui si immagazzinavano le acque piovane.