Museo Opificio Rubboli
Nel centro storico di Gualdo Tadino per scoprire l’ottocentesco Opificio Rubboli, custode dell’antica tradizione del Lustro.
La preziosa storia di un’eccellenza umbra
Nel 1875 il ceramista di origini pesaresi Paolo Rubboli (1838-1890), insieme a sua moglie Daria, si trasferisce a Gualdo Tadino, alla ricerca dei materiali necessari per creare maioliche con suggestivi effetti cromatici iridescenti, grazie alla tecnica a lustro oro e rubino.
Il Lustro ha origine mediorientale (IX secolo a.C), si è diffuso, dopo la conquista islamica, in tutto il nord Africa e in Spagna fino a pervenire in Italia. Mastrogiorgio da Gubbio fu tra i primi esecutori in Italia e creatore di capolavori dell’arte ceramica a lustro.
Dopo gli ultimi splendori del Seicento, tale lavorazione scompare e solo nella seconda metà dell’Ottocento viene riscoperta grazie al celebre trattato di Cipriano Piccolpasso “Li tre libri dell’arte del vasaio” del 1558, portando Paolo Rubboli a creare il laboratorio artistico nel 1878 e iniziare quella tradizione familiare diventata un unicum nel panorama mondiale dell’arte della ceramica.