Tadinum

Alla scoperta di Tadinum e della sua Area Archeologica

La storia dell’antica città di Tadinum ha inizio nel II secolo a.C. nel periodo repubblicano di Roma. L’area era abitata da epoca molto remota (con reperti risalenti al XIII secolo a.c.) dal popolo dei Tarsinater, una delle primitive popolazioni umbre citate nelle Tavole Eugubine. Con la costruzione della Via Flaminia, l’antico abitato in collina fu abbandonato e i Tarsinater si stabilirono in pianura, in un’ansa del torrente Rasina, presso il tracciato della nuova strada. La scelta fu sfortunata nel lungo termine, poiché la città fu distrutta dai Visigoti all’inizio del V secolo d.C. nella loro discesa verso Roma proprio lungo questa via consolare. L’area, tuttavia, continuò a essere abitata. In epoca longobarda è citata come «Wald Tagina» (da «wald», che in tedesco significa «bosco»), poi come «Taino» nel catasto medioevale Gregoriano, fino all’odierna Gualdo Tadino.

Grazie a diverse campagne di scavo condotte dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Umbria in collaborazione con l’Università degli Studi di Perugia, il municipio romano è tornato alla luce ed è di nuovo visitabile in una vasta area estesa su circa 5000 mq che raccoglie le testimonianze di sette secoli di storia della civiltà umbro-romana.

L’Area Archeologica di Tadinum si trova nella località di Sant’Antonio di Rasina a Gualdo Tadino e si sviluppa su quattro suggestivi complessi edilizi tipici della civiltà romana: le strutture repubblicane, le terme, il forum pecuarium e una grande domus.

Le strutture repubblicane

Diverse strutture si affacciano su un grande piazzale terrazzato, probabilmente il forum dell’antica città romana, dove si svolgevano le assemblee pubbliche. A ridosso di questo l’area sacra, un grande spazio porticato che guarda sulla strada consolare.

Le terme

Come in molte altre città romane era presente un grande complesso termale pubblico, con fronte lungo la Via Flaminia. Al centro un ampio ambiente identificato come il frigidarium, dove era situata la vasca di acqua fredda. A ovest di questo il calidarium, che ospitava la vasca di acqua calda. A nord e a sud si trovano un ninfeo semicircolare e un’altra vasca pavimentata a mosaico. Non manca uno spazio identificato come palestra con piscina centrale, trasformato poi in piccoli ambienti di servizio, inclusa una latrina. Poco più a sud il tepidarium, usato per il bagno in acqua tiepida.

Il forum pecuarium

Il forum pecuarium è una vasta spianata artificiale chiusa da una serie di ambienti lungo la via consolare. Lo spazio più antico è un piccolo tempio dedicato a Ercole. Il complesso corrisponde probabilmente con il foro commerciale della città e sicuramente con il mercato del bestiame, data la dedica a Ercole che era comune nei fori boari.

La domus

L’ultimo complesso è una grande domus privata, formata da una parte più antica e una più recente. Quest’ultima, di epoca imperiale, comprende un sistema di riscaldamento dei pavimenti e un impianto termale privato, indice della notevole ricchezza del proprietario. Le vasche sono pavimentate con affascinanti mosaici a tessere bianche e rosse che raffigurano scene diverse: sulla prima troviamo Nettuno su un carro trainato da cavalli marini e circondato da figure di pesci e mostri marini; su una seconda, di dimensioni minori, si specchia Venere, aiutata da un amorino.

Come arrivare:

Da Roma: prendere l’A1 fino a Orte e uscire in direzione Terni. Da qui, imboccare la SS3 «Flaminia» fino a Gualdo Tadino e seguire le indicazioni per l’area archeologica.

Da Firenze: prendere l’A1 fino a Valdichiana e uscire in direzione Perugia. Da qui, imboccare la SS318 in direzione Ancona e uscire a Casacastalda verso Gualdo Tadino.

Da Ancona: imboccare la SS76 fino all’uscita Gualdo Tadino. Proseguire lungo la Via Flaminia nord fino all’area archeologica.

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