Le ricette d'autunno
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Chi viene in Umbria non può non assaggiare la torta al testo: un piatto tradizionale regionale che si può riempire con formaggio, salsiccia, verdure...o qualsiasi altro ingrediente che ispiri la propria fantasia! Anticamente il testo, detto anche "panaro", era una semplice pietra piatta di forma più o meno circolare. Solo in epoca recente è subentrato l'uso di un'amalgama di creta e di polvere di marmo di forma circolare, cotta al forno, che viene appoggiata sul fuoco e, una volta rovente, viene utilizzata come base per il tradizionale impasto.
Un pane denso di colore marrone scuro e dal caratteristico sapore al retrogusto di noci realizzato con la farina di farro, cereale che in Umbria vanta una varietà molto antica risalente all’Età del Bronzo e che nel 2010 ha ottenuto la DOP: il farro di Monteleone di Spoleto.
Il legame tra il tartufo nero e l'Umbria è così forte che la varietà più pregiata è conosciuta come "Nero di Norcia e Spoleto". Ma tutta l'Umbria è terra di tartufi e praticamente durante ogni periodo dell'anno potete godere di questo meraviglioso frutto della natura. Cresce nei terreni calcarei e argillosi, vivendo in simbiosi con altre piante come quercia, leccio, faggio e castagno. La sua grandezza varia dalle dimensioni di una noce a quelle di una mela: rotondeggiante, spesso irregolare, con la superficie ruvida ma non spigolosa. Indimenticabile il suo profumo aromatico: la polpa è nero rossastra con venature sottili bianche.
Questi dolcetti della tradizione umbra venivano storicamente preparati in occasione delle feste che si presentavano in famiglia, particolarmente per quelle natalizie e pasquali, ma ormai si possono trovare in qualsiasi momento dell’anno. Ne esistono tante reinterpretazioni: ognuno aggiunge magari un dettaglio o un ingrediente personale, secondo il proprio gusto. Questa versione, in sostituzione dei semi di anice, prevede l'utilizzo dello zafferano di Cascia.
Alla scoperta di due prodotti davvero unici: la trota e il tartufo. Un binomio vincente a tavola.