Nelle vicinanze della piccola e suggestiva frazione di Pale, nel comune di Foligno, le acque del fiume Menotre e quelle di infiltrazione hanno dato origine a un fenomeno carsico ipogeo davvero affascinante: le Grotte di Pale. Conosciute sin dal XII secolo con il nome di Grotte dell’Abbadessa, nel corso dei secoli il loro fascino ha attirato numerosi quanto illustri visitatori, come la Regina Cristina di Svezia e Cosimo III, Serenissimo gran Duca di Toscana.
La loro formazione è principalmente dovuta all’azione delle acque del Fiume Menotre, la cui precipitazione all’interno delle cavità sottostanti ha originato le numerose stalattiti e stalagmiti presenti nel sistema ipogeo, oltre ai numerosi affioramenti di travertini che è possibile incontrare lungo lo stesso percorso delle Cascate del Menotre, raggiungibili con una breve passeggiata.
Le grotte si estendono per circa 58 metri, formando un labirinto composto da diverse cavità da esplorare e scoprire.
La prima e più imponente di queste è la “Camera del laghetto”, così chiamata per la sua pianta quasi perfettamente circolare. Con un’altezza di 8-9 metri, questa sala ospita numerose stalattiti e stalagmiti, in alcuni casi fuse insieme a formare delle colonne, alcune delle quali di una perfezione incredibile. Dopo oltre 40 anni di chiusura, nel 2016 la sala è stata riaperta al pubblico, tornando a dare possibilità di visitare le sue meraviglie custodite sottoterra.
Dopo aver attraversato un tunnel, si raggiunge la seconda sala, conosciuta come la “Camera delle Colonne a Terra”, così chiamata per le maestose e imponenti colonne che si elevano al centro della sala. Tuttavia, le meraviglie della sala non si limitano alle sue colonne: oltre a numerose stalattiti, qui sono presenti concrezioni di forma lamellare che sembrano degli eleganti drappeggi e una stalagmite che assomiglia alla statua di un fiero leone di roccia.
Nonostante non vi siano testimonianze di frequentazione da parte dell’uomo in epoche remote, e l’ambiente stesso delle Grotte sembri non essere adatto per lo sviluppo della vita, al loro interno è possibile trovare qualche sorpresa! Al loro interno sono presenti una tipologia di licheni bianchi in grado di colonizzare le nude rocce e sopravvivere in un ambiente privo di luce. I più fortunati potranno invece imbattersi e scorgere una tipologia particolare di grilli che si sono adattati per sopravvivere anche in ambienti sotterranei, caratterizzati da lunghissime e curiose antenne.
Per maggiori informazioni consultare il sito web delle Grotte di Pale.