Il sottostante abitato di Casa Coccia invece, ne costituiva il “Borgo”.
Nei primi anni del XIV secolo, con l’avvento dei Trinci, la rocca passò sotto la loro dominazione. Nel 1338 ne fu signore Corrado I, mentre nel 1383 si ha notizia che Corrado II confermò certo Ser Bartolomeo di Ser Angelo da Giano, vicario di Valtopina, Stazzano e Balciano. Nel 1392 ne divenne vicario Ugolino III, mentre nel 1395 papa Bonifacio De concesse il castello con il titolo di conte a Giacomo di Paolo Boscari da Foligno, che continuò a mantenerne il feudo fino al 1435 anche se nel frattempo, papa Eugenio IV riconfermò il vicariato a Corrado III Trinci per il simbolico tributo si dice, di un falcone, una rete e un cane da caccia. Fu proprio sotto Corrado Trinci e precisamente il 15 agosto 1434, che l’ Universitas Vallis Tupini et Villae Balciani, si diede gli Statuti. Dopo il 1439, con la caduta dei Trinci, Poggio iniziò ad eleggere propri amministratori. Questo comportamento dette origine a violente reazioni da parte dei folignati che ne rivendicavano il possesso, così che lo stesso consiglio fu costretto a chiedere la protezione delle comunità confinanti. In tale frangente intervennero anche i perugini, che approfittando della situazione, cercarono con ogni mezzo di prenderne il controllo, riuscendovi però soltanto nel 1495. In quell’anno si sa per certo che furono assoggettati a Perugia, oltre al Poggio anche i castelli di Gallano, Serra e Pasano. Nel 1560 su nomina del pontefice Pio IV, il castello fu affidato ai conti Cesare e Ottaviano Bentivoglio di Gubbio, che ne furono signori fino al 1616. Dopo tale data gli stessi furono sostituiti da un podestà. Negli anni a seguire, le notizie sul castello sono frammentarie, ma di sicuro si sa che lo stesso ebbe funzioni di residenza comunale fino al 1867 anno in cui, ragione non ultima l’apertura della stazione ferroviaria, l’amministrazione venne trasferita definitivamente a Valtopina.