Una proposta pensata per i più esperti
Ti trovi nello spoletino e stai per iniziare la tua escursione speleologica alla Risorgenza Solenne, Cese di Spoleto.
La Risorgenza è l'unico luogo di interesse speleologico in tutta la Valnerina; a volte la visita di queste grotte è resa impossibile dall'acqua che fuoriesce dal cunicolo d'accesso, ma ci sono dei giorni ottimali per scendere nella grotta. Inizia la discesa passando per l'angusto buco d'ingresso e vedi subito un torrentello perenne che alimenta un bottino di captazione posto all'esterno, subito a destra dell'ingresso della grotta. La Risorgenza inizia con un cunicolo molto angusto lungo oltre 10 metri, con una strettoia intermedia a collo d'oca piuttosto stretta e selettiva. Affronta con molta attenzione questo primo breve tratto ed evitalo qualora ci fosse un forte stillicidio, per il rischio di trovare la strettoia allagata.
Proseguendo potrai notare che la grotta si allarga in tre vani. Nel terzo vano, il più ampio, trovi un arrivo d'acqua che alimenta il bottino all'esterno della grotta, un cunicolo fangoso in discesa attrezzato con una corda fissa, e che conduce ad un'ampia sala che prosegue sulla sinistra, tornando ad intercettare il torrentello che traversi prima in alto, con corda fissa, e risali poi, lungo una bassa galleria, fino ad un sifone.
Delle bellissime colate calcitiche rivelano come la natura abbia lavorato nel corso di secoli in un posto tanto nascosto.
Sali quindi verso la superficie proseguendo a sinistra, scendi un pozzetto attrezzato e continua seguendo l'andamento della grotta che si fa via via più fangosa e angusta fino al sifoncino terminale.
Se sei in zona e hai altro tempo, non mancare di visitare Spoleto, una delle più affascinanti città d'arte della regione; per la ricchezza della sua storia, l'importanza e la varietà dei suoi beni culturali, Spoleto è sicuramente una delle mete più apprezzate. La zona è ricca di prodotti e piatti tipici: potresti assaggiare gli strangozzi alla spoletina: una pasta fatta a mano e condita con pomodoro, aglio e prezzemolo. Ma sarà la frittata al tartufo a stupirti.