Titolo: Borgo Fantasma di Scoppio

Borgo Fantasma di Scoppio

Nascosto tra le vette dei Monti Martani, non lontano da Acquasparta, sorge Scoppio, un borgo fantasma, al di fuori dei percorsi convenzionali.

Il suo nome deriva dal latino scopulus che significa "scoglio," in virtù della sua posizione dominante. Il borgo è letteralmente aggrappato a uno sperone roccioso che si erge maestoso, precipitando per oltre 200 metri verso la vallata sottostante.

La storia di Scoppio si intreccia con quella delle Terre Arnolfe, un gruppo di castelli tra Terni, Narni e Spoleto, così chiamati da un antico signore di origine germanica, soggetti al duca di Spoleto, intorno all’anno 1000. Seguendo le sorti di questi castelli nel corso dei secoli, ancora nel 1750 il borgo era abitato da ben 25 famiglie, ma venne successivamente abbandonato nel 1950 a causa dei danni causati da una serie di terremoti, alcuni dei quali tragici.

Nonostante tutto, il centro conserva ancora una parte del castello originale, con la sua spettacolare posizione isolata su uno sperone roccioso che sovrasta il fosso della Matassa. Notevole è la chiesa romanica di San Michele Arcangelo, il maggiore degli angeli che combatterono contro Lucifero. L’edificio fu eretto tra il XI e XII secolo ed è decorato con gli affreschi del pittore spoletino Piermatteo Piergili, risalenti al 1576, tra cui una Madonna con Bambino e due angeli.

La magia di Scoppio ha catturato l'immaginazione persino di celebrità internazionali. Gli U2 hanno utilizzato immagini di questo luogo nei loro videoclip musicali, mentre il famoso regista Wim Wenders ha girato parti del suo docufilm dedicato a Papa Francesco, "Papa Francesco – Un uomo di parola," qui, presentandolo con orgoglio al Festival di Cannes nel 2018.

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