“Fuori dallo spazio consueto e dal tempo ordinario”
La Grotta di Monte Cucco, aperta dal 2009 alle visite turistiche, scientifiche e didattiche, rappresenta uno dei sistemi ipogei più importanti in Europa, e si trova nel comune di Costacciaro, a pochi chilometri da Gubbio.
L’intero sistema sotterraneo si estende per circa 35 km, la profondità massima è di 922 m. all’interno dell’omonima montagna. Il percorso, a cui solitamente si accede dall’ingresso di quota 1.390 detto “Pozzo Miliani”, si snoda per ottocento metri che, tra stalattiti e stalagmiti, gallerie, labirinti e cunicoli, porta alla scoperta di un incredibile spettacolo naturale.
La loro formazione carsica risale a centinaia di migliaia di anni fa: in seguito a enormi pressioni sotterranee generate anche dall’attività vulcanica dell’ultimo milione di anni, sono risaliti fluidi bollenti, carichi di minerali e di acidi corrosivi, che hanno generato sorgenti di acque termali e sulfuree. In questa fase si sono formate le gallerie, i pozzi più profondi e le enormi sale. Terminata quest’azione endogena, quando i fluidi termali e corrosivi hanno abbandonato le cavità, le acque meteoriche sono potute penetrare nelle fratture superficiali, raggiungendo il sistema formatosi in precedenza. Questa nuova modalità speleogenetica non ha comportato sostanziali modifiche all’interno sistema, ad eccezione della creazione di stretti meandri e cunicoli, nei quali scorrono la maggior parte delle acque meteoriche che prima di raggiungere i collettori ipogei, e di conseguenza le sorgenti pedemontane, sono alla base del millenario processo di formazione delle stalattiti e stalagmiti presenti nella grotta.
La conoscenza delle grotte è molto antica, come dimostrano la scoperta avvenuta nel 2004 di un’iscrizione con la data 1499, che potrebbe documentare la prima visita di un esploratore, e le iscrizioni già note, “Ludovico 1551” (forse Ludovico Santacroce, uomo d’arme fabrianese) e “Adromando 1555” (Ghigi Adramando di Costacciaro, Capitano di ventura dell’esercito dell’Imperatore Carlo V nelle Fiandre).
Nei secoli si sono succedute innumerevoli indagini che hanno portato a nuove incredibili scoperte che hanno fatto aumentare la conoscenza e il fatto di questo luogo. Già nell’Ottocento lo storico e poligrafo tedesco Ferdinand Gregorovius rimase estasiato dalla sua bellezza, affermando di non aver mai veduto nulla di simile in nessun altro luogo sotterraneo anteriormente visitato.
Tra le spedizioni effettuate per conoscere meglio i segreti della grotta, la più importante fu condotta tra il 1883 e il 1892 e rappresenta la prima esplorazione scientifica condotta dal ricercatore e alpinista Giambattista Miliani, a cui è intitolato il pozzo d’accesso.
Tra le scoperte recenti più importanti ci sono la “Buca Futura” (2009) e una nuova diramazione denominata “Cucco Libero” (2011) ancora in esplorazione, e chissà che questa magnifica grotta non ne riservi altre in futuro!
All’interno della grotta sono visitabili diversi saloni dai nomi evocativi come la Cattedrale e la Sala Margherita, la più grande dell’intero sistema, intitolata alla prima donna entrata nella grotta durante la spedizione del Miliani. Oppure la Sala delle Fontane e il Giardino di Pietra, Sala del Becco, Sala Simonetti e, infine, le Condotte Terminali e la Sala Terminale.
Ogni cavità è un susseguirsi di formazioni stalattitiche e stalagmitiche di grande effetto e nel percorso si trovano anche piccoli laghi e rivoli d’acqua. Dalla Sala Margherita, da cui partono tantissime gallerie e pozzi, si raggiunge la Galleria delle Ossa e la Sala Terminale, costituite da un deposito di resti ossei di antichissimi animali vissuti circa 20.000 anni fa durante l’ultimo periodo glaciale, come rinoceronti, orsi, stambecchi, martore, cervidi e bovidi.
I PERCORSI
Percorso SCOPERTA
La durata complessiva dell’escursione è di 2/3 ore e comprende andata e ritorno da Pian di Monte (1197 metri s.l.m.) e la visita interna alla Grotta, con accesso attraverso il Pozzo Miliani, 27 metri di profondità, dove saranno raggiunte tre enormi sale chiamate la Cattedrale, la Sala Margherita e la Sala del Becco.
Percorso TRAVERSATA
L’escursione è di circa 4/5 ore, con partenza è da Pian di Monte e con accesso in Grotta attraverso il Pozzo Miliani, 27 metri di profondità. Negli 800 metri di percorso si visiteranno in rapida successione: la Cattedrale, la Sala Margherita, la Sala del Becco, la Sala delle Fontane, fino ad arrivare al Passaggio Segreto, molto suggestivo, e alla Sala Terminale. È un percorso ad anello che entra dall’ingresso Est della grotta ed esce dall’ingresso Nord.
Percorsi AVVENTURA
Sono itinerari Speleologici, non adatti a principianti, accompagnati da guide abilitate che potranno fornire anche attrezzature. La durata complessiva dell’escursione è di circa 5 ore.
Per ulteriori informazioni visita il sito https://www.grottamontecucco.umbria.it/