Il museo, unico nel suo genere, e la struttura che lo ospita sono di notevole interesse storico poichè documentano le fasi della coltivazione e della lavorazione del tabacco e l'importanza che esso ha avuto nell'economia del territorio. Primo in Italia interamente dedicato al tabacco, il museo è nato per volontà di una Fondazione costituita nel 1997 da tutti i soggetti della filiera, dai coltivatori ai tabaccai. Il museo esamina la legislazione in materia e ricostruisce e diverse fasi di lavorazione, distinguendo tra quella agricola (la coltivazione), quella premanifatturiera (la selezione e il trattamento delle foglie) e quella manifatturiera (la realizzazione dei vari prodotti: dal tabacco da fiuto, al sigaro, alle sigarette). La Fondazione vede il coinvolgimento anche dei comuni dell'Alta Valle del Tevere, dove la lavorazione del tabacco è stato importata in Italia per la prima volta alla fine del XVI secolo, all'interno del territorio compreso nell'ex Repubblica di Cospaia (1441-1826).