A weekend discovering the history and flavours of Orvieto, Corbara, and Todi
I percorsi del gusto

Weekend tra storia e sapori di Orvieto, Corbara e Todi

Natura, storia e tradizioni: Orvieto, Corbara e Todi vi sorprenderanno con le loro eccellenze artistiche e gastronomiche

L'itinerario che vi consigliamo è adatto a qualunque tipo di esigenza: seguendo i nostri consigli potrete godervi appieno la bellezza dell'Umbria tra natura, sport e, naturalmente, buona cucina. Se avete a disposizione un weekend, potete iniziare alla grande da Orvieto: un punto di riferimento per la produzione di ottimo olio e vino di qualità. Per questo, non potete assolutamente perdere l'Enoteca Regionale per avvicinarvi alle tecniche di produzione del prezioso nettare di Bacco.

Anche dal punto di vista culturale non resterete delusi: merita una visita al Duomo, alla città sotterranea, al Pozzo di San Patrizio e alla Necropoli del Crocifisso del Tufo.

L'esperienza entra nel vivo il secondo giorno: ci dirigiamo verso il lago di Corbara.

Ci troviamo in un vero paradiso per gli amanti delle attività estreme: qui ci si può divertire facendo canottaggio, torrentismo o canyoning, pesca sportiva, orienteering e trekking a cavallo.

Se ancora non siete stanchi, vi suggeriamo – come ultima tappa – Todi, la città più ideale come adorano definirla i tuderti. Situata in cima a una collina, non lontana dalla valle del Tevere, il centro è protetto da antiche cinte murarie risalenti alle varie epoche etrusche, romane e medievali. Tra i tesori che qui sono custoditi, ricordiamo il Palazzo Comunale e quello del Popolo, il Museo Lapidario, la Pinacoteca Civica e, infine, il Duomo, eretto sui resti di un edificio dedicato al dio Apollo.


Dopo aver seguito passo passo il percorso, è venuto il momento di soddisfare anche il nostro palato. Sulle tavole locali non mancheranno sicuramente il pan caciato, un pane rotondo fatto con noci, formaggio e uvetta; la palomba ghiotta; i piccioni allo spiedo. Ad accompagnare queste squisitezze troverete il Grechetto DOC, un bianco tipico dalle note fruttate che ha saputo entusiasmare anche Plinio il Vecchio.