Museo Paleontologico "Luigi Boldrini"a Pietrafitta
La cura e l’attenzione di un capoturno
Il Museo Paleontologico di Pietrafitta, a Piegaro, ospita reperti fossili rinvenuti nel bacino che circonda l’alta valle del fiume Nestore.
Il Museo prende il nome da Luigi Boldrini che negli anni sessanta, ispezionando sistematicamente e continuamente gli scavi della lignite per l’alimentazione della Centrale termoelettrica “Città di Roma” della zona, in qualità di aiutante capoturno di Miniera, iniziò a costituire la prima raccolta paleontologica di quello che oggi, con il lavoro dell’Università di Perugia e della Direzione Musei umbri, è considerato un fiore all’occhiello della Paleontologia nazionale.
Reperto fossile esposto
Cartellone informativo del museo
C’erano una volta piante, pesci, rettili, uccelli e mammiferi
La collezione di resti fossili delle ligniti quaternarie di Pietrafitta è costituita da alcune migliaia di campioni ed è divenuta, nel suo genere, una della più importanti raccolte attualmente conosciute in Europa.
Si contano 36 specie di piante identificate mediante frutti e semi, 11 mediante pollini, 5 specie di molluschi di acqua dolce, ma soprattutto vertebrati, che rendono scientificamente rilevante il sito.
Nell’area hanno vissuto il noto mammuth, l’attrazione del museo, ma anche rinoceronti, cervi, bisonti, ghepardi, orsi, bertucce, castori, galli, rane giganti, testuggini…e di tutte queste specie il museo ospita reperti fossili.
Il Museo ospita reperti fossili rinvenuti nel bacino che circonda l'alta valle del fiume Nestore.
Telefono: 075 5759610
L’ingresso è gratuito per persone con disabilità e per l’accompagnatore.
Come raggiungere la struttura:
E’ possibile raggiungere la struttura in auto. E’ presente un ampio parcheggio di fronte all’ingresso con fondo in terra battuta e ghiaia. Intorno alla struttura corre un basamento pavimentato in blocchetti di pietra con finitura compatta e antisdrucciolevole. Tra il parcheggio e l’area perimetrale esterna del museo il percorso non presenta dislivelli.
Muoversi all'interno della struttura:
Lo spazio espositivo si sviluppa su un unico livello ed è organizzato con un’ampia area ricevimento, delle sale espositive ed un laboratorio. L’ingresso è in piano, senza variazioni di livello, e la porta ha dimensione di passaggio di 85 cm. La pavimentazione interna è in cemento lisciato dalla finitura omogenea e compatta. Lo spazio è caratterizzato da ampi spazi di passaggio come anche le porte che collegano i vari ambienti, che sono tenute aperte durante le visite. All’ingresso, nell’area ricevimento, vi è un primo bancone con funzione di biglietteria, di colore blu. Frontalmente ad esso vi è un secondo bancone che funge da punto informazioni, di colore rosso. La sala espositiva principale è di forma circolare, qui è possibile visionare fossili e reperti vari. Vi sono altre due sale espositive di dimensioni più piccole rispetto alla prima ed una sala adibita a laboratorio. Presenti diverse uscite di emergenza con soglia senza variazioni di lello che immettono nel camminamento perimetrale esterno.
Fruizione dei contenuti:
All’interno del Museo è possibile visionare vari fossili e reperti. Tra gli apparati informativi sono presenti Totem e tavoli con display attivabili tramite un braccialetto elettronico che viene consegnato all’ingresso. Tramite questi dispositivi è possibile visualizzare il testo e ascoltare le audio descrizioni in inglese dei reperti esposti. Nel basamento esterno del museo è presente un percorso tattile plantare per agevolare l’orientamento da parte di persone cieche o ipovedenti dal parcheggio all’ingresso.
Caratteristiche servizi igienici:
Dall’area ricevimento è possibile accedere ai servizi igienici, ripartiti con zona antibagno e bagno. E’ presente un servizio igienico fruibile da parte di persone con disabilità su sedia a ruote: possibilità di accosto frontale o laterale al vaso wc. Sono installati anche un maniglione ribaltabile e una doccetta bidet a lato del wc