Basilica of Saint Francis

Basilica di San Francesco ad Assisi

La costruzione della basilica di San Francesco iniziò due anni dopo la morte del Santo, sotto la direzione di frate Elia, vicario generale, architetto dell'ordine e fedele amico di Francesco.

La prima pietra venne posta dal pontefice Gregorio IX il 17 luglio 1228, l’indomani della canonizzazione di san Francesco, nel colle in cui si eseguivano le esecuzioni capitali e venivano seppelliti i senza legge. Secondo la tradizione lo stesso Francesco lo aveva scelto come il luogo per la sua sepoltura. Il colle dove sorge, denominato “dell’Inferno”, fu ribattezzato come colle “del Paradiso”.

Due anni dopo, la Basilica Inferiore era già terminata mentre quella Superiore fu consacrata nel 1253. Il complesso basilicale fu costruito con la pietra rosa del Subasio.

Nella Basilica di San Francesco si rinnovò la pittura italiana tra Due e Trecento: nel giro di pochi anni le pareti delle due chiese accolsero infatti il meglio della pittura italiana, dal Maestro di San Francesco, a Cimabue, Giotto, Simone Martini, Pietro Lorenzetti e Puccio Capanna.

La Basilica è riconosciuta, assieme ad altri luoghi di San Francesco, Patrimonio Unesco.

Basilica Inferiore

Vi si accede dal fianco della basilica, attraverso un doppio portale della fine del XIII secolo, sormontato da un protiro rinascimentale.

L’interno ha una singola navata, divisa da basse arcate in cinque campate; le cappelle laterali sono state aperte successivamente, alla fine del XIII secolo.

Nelle pareti della navata si ammirano i resti di affreschi con Scene della Passione di Cristo (a destra) e Storie della vita di San Francesco (a sinistra), opera del cosiddetto Maestro di San Francesco (1253 circa).

La prima cappella a sinistra è dedicata a un ciclo sulla vita di san Martino, affrescato da Simone Martini, uno dei maggiori artisti del Trecento. Voluta e finanziata dal cardinale Gentile Partino da Montefiore, fu realizzata dal maestro senese dal 1313 al 1318.

A metà della navata si trova una scala che conduce alla cripta, dove è custodita l'urna con le spoglie del santo.

Quasi in fondo, sulla stessa parete, in una nicchia sovrastante una tribuna gotica, si trova un affresco con l’Incoronazione della Vergine e due Storie di san Stanislao di Puccio Capanna (XIV secolo), giottesco di elevatissima qualità e dolcissimo effetto pittorico.

Nella crociera, sopra il gotico altare maggiore, altri affreschi sono attribuiti a giotteschi, tra cui il Maestro delle Vele.

Alle pareti e sulla volta a botte del transetto destro si trovano altri dipinti della scuola di Giotto e una Madonna in trono con angeli e San Francesco, grandiosa composizione di Cimabue parzialmente decurtata. Sulla contigua parete di fondo, sono attribuite a Simone Martini cinque figure di santi.

Alle pareti e sulla volta del transetto sinistro si ammirano, tra le altre pitture, il ciclo con la Passione di Cristo e una Madonna e Santi di Pietro Lorenzetti e bottega (1315-20).

Anche nella cappella di San Nicola sono presenti affreschi di scuola giottesca, quasi certamente dello stesso maestro, rappresentanti storie del santo (1300-1310).

Tornando sulla navata, a destra, si incontra la cappella con Storie della Maddalena, Lazzaro e Marta, dipinta da Giotto e dai suoi collaboratori nel primo decennio del Trecento.

Chiesa superiore

Se la basilica inferiore, raccolta e in penombra, era dedicata al raccoglimento e alla penitenza, la superiore è slanciata verso il cielo, ariosa e luminosa.

Di stile gotico con influssi francesi, ha una navata suddivisa in quattro campate, volte a crociera, transetto e abside poligonale.

Il transetto è meravigliosamente decorato da affreschi di Cimabue, con la celebre Crocifissione, le Scene dell’Apocalisse e le Storie di San Pietro. Iniziato nel 1277, il ciclo è deperito a causa dell’alterazione del colore bianco in toni scuri; ciò ha generato un effetto di visione “in negativo”.

Di Cimabue e collaboratori sono anche i quattro Evangelisti dipinti nella volta sopra il gotico altare maggiore, e gli affreschi con le Storie di Maria alle pareti.

Nella porzione superiore della navata si svolge un ciclo di affreschi, con Storie del Nuovo e del Vecchio Testamento, ritenuto opera in parte di pittori di scuola romana e in parte di seguaci di Cimabue.

Lo spazio della narrazione è intervallato dalle finestre adorne di vetrate medievali, che, nonostante i rifacimenti, costituiscono una delle più complete raccolte esistenti in Italia.

Nella metà inferiore della navata è presente il celebre ciclo di affreschi che ebbero in Giotto sia l’artefice che il supervisore di altre maestranze. Nelle 28 scene sono raffigurate le Storie di San Francesco, dalla giovinezza alla morte ai presunti miracoli postumi, inscritte in architetture dipinte che raffigurano colonne e mensole. Questo ciclo fu realizzato tra il 1290 e il 1295, mentre le opere presenti nella Basilica Inferiore sono dei primi anni del Trecento.

Fu proprio con questi primi affreschi che Giotto innestò una rivoluzione artistica superando la tradizione bizantina, che fino ad allora aveva imperato nella pittura.

Museo del Tesoro della Basilica di San Francesco

Dal primo piano del rinascimentale Chiostro di Sisto IV, si accede al Museo del Tesoro, una raccolta d’arte sacra che comprende dipinti, oreficerie e manufatti tessili legati alla storia della basilica.

Nella sala adiacente è la collezione Perkins, donata al Sacro Convento dallo storico dell’arte americano Frederik Mason Perkins (1874-1955). Prima di trasferirsi ad Assisi, Perkins aveva abitato anche a Roma e a Siena. Durante la seconda guerra mondiale fu imprigionato a Perugia e la collezione sequestrata. Delle centotrentatre opere, diciotto furono requisite dai tedeschi nel 1944 e, alla fine della guerra, soltanto quattro tornarono al legittimo proprietario.

Nel museo si conservano opere molto importanti: da Pietro Lorenzetti, Lorenzo Monaco, il Sassetta, Beato Angelico, Taddeo di Bartolo, Lorenzo di Niccolò, il Maestro di San Martino, e una serie di tavole antisemite del Quattrocento che raccontano la Leggenda della Croce.

Per maggiori informazioni:

Ufficio Informazioni e Accoglienza
Basilica di San Francesco Assisi
Piazza San Francesco, 2 • 06081 Assisi (PG) • Tel +39 075 81 90 084 • Tel +39 075 81 90 170
www.sanfrancescoassisi.orginfo@sanfrancescoassisi.org 

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