Fuori dal clichè che la grande arte la trovi nella grande città, a passeggio per Foligno dirigiti verso il centro storico. Prima fu la Centrale del latte, poi l'Ufficio Postale. Oggi quello che vedi è un parallelepipedo privo di finestre e rivestito in corten, materiale che conferisce quel classico colore ruggine: questo è il Centro Italiano Arte Contemporanea. Un contenitore grande ed elegante che si sviluppa su tre piani, illuminato da luce naturale, che mette la tua esperienza di fruitore al centro dell'attenzione: la luce e lo spazio sono al servizio dell'arte. Con attività e proposte continue, come chiede la mission di cultura e divulgazione.
Da non perdere il secondo polo museale del CIAC, l'ex chiesa della Santissima Trinità in Annunziata. Probabilmente la prima sensazione sarà di meraviglia e silenzio, sopraffatto dalle dimensioni e dal soggetto: ti trovi di fronte ad un grande scheletro che esprime la caducità dell'esistenza e la fine di un secolo. Lo spazio è letteralmente invaso dalla grande "Calamita Cosmica" di Gino De Dominicis, considerata una delle testimonianze artistiche più importanti del XX secolo. Dal 2011 dopo aver girato il mondo, questa scultura trova collocazione definitiva in questa chiesa che ne diventa lo scrigno. Un matrimonio tra arte contemporanea e neoclassico.