Etruscan Arch Perugia
Storia antica
Trekking urbano

Sulle tracce degli Etruschi

Trekking urbano sui luoghi dei fondatori di Perugia, l’etrusca Phersna

Un percorso alla scoperta dei monumenti perugini più importanti lasciati dall’affascinante e misterioso popolo degli Etruschi.

Perugia vanta origini antichissime, con tracce di insediamenti risalenti al IX sec. Tuttavia, è dal VII-VI sec. a.C. che la città diventa una delle più importanti dell’area etrusca, assumendo un ruolo dominante sul territorio circostante. Durante i secoli della sua egemonia, l’etrusca Phersna conobbe un significativo sviluppo edilizio.

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TAPPA 1
Arco Etrusco

Il percorso alla scoperta della Perugia etrusca inizia dall'Arco Etrusco, in Via Ulisse Rocchi, uno dei monumenti più rappresentativi della città.

L’ingresso monumentale fu eretto intorno alla metà del III sec. a.C, utilizzando grandi blocchi di travertino e conserva la sua struttura originaria: due torri trapezoidali ai lati che accolgono nel mezzo una facciata composta da due archi a tutto sesto sovrapposti.

Le altre cinque porte costruite lungo la cinta muraria hanno invece subito significative modifiche nel corso dei secoli.

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STAGE 2
Mura Etrusche

Dal torrione meridionale dell’Arco Etrusco è possibile salire lungo Via Battisti percorrendo la strada panoramica che costeggia un significativo tratto della cinta muraria etrusca, edificata tra il IV e il III secolo a.C.

Della cinta originaria, lunga circa tre chilometri, restano oggi alcune parti a causa dei rifacimenti compiuti in epoche successive.

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tappa 3
Acropoli e Perugia sotterranea

Il centro di Perugia rappresenta il nucleo più antico dell’insediamento, nonché l’acropoli dell’etrusca Phersna. In Piazza IV Novembre, sotto la Cattedrale di San Lorenzo, si cela un sorprendente percorso archeologico sotterraneo, il cui ingresso si trova nel Museo Capitolare, ospitato nel chiostro del palazzo adiacente al duomo. 

L’itinerario conduce alla scoperta di importanti resti archeologici che rivelano la faccia nascosta di una Perugia sotterranea, come quelli del tempio principale della città, delle mura di terrazzamento dell’acropoli etrusca e tratti di strade in uso durante il periodo etrusco e romano.

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tappa 4
Pozzo etrusco

Dall’altro lato di Piazza IV Novembre, i sotterranei del Palazzo seicentesco Bourbon-Sorbello ospitano uno degli esempi più straordinari di ingegneria e architettura idraulica del mondo antico: il Pozzo Etrusco, realizzato nella seconda metà del III sec. a.C.

Il pozzo raggiunge una profondità totale di 37 metri ed è scavato in un terreno di origine sedimentaria detto “tassello mandorlato”. La parte superiore è una cavità cilindrica dal diametro di 5,6 metri, rivestita da grandi blocchi di travertino simili a quelli utilizzati per la cinta muraria. Dopo circa 12 metri, il diametro del pozzo si riduce a 3 metri, raggiungendo la sua profondità totale, dove raccoglie le acque provenienti da tre polle d’acqua perenni.

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Tappa 5
Porta Marzia

Da Piazza IV Novembre, una breve passeggiata lungo Corso Vannucci conduce a Piazza Italia e alla splendida Rocca Paolina, fortezza papale realizzata nel XVI sec. Proprio qui è custodita una degli ingressi monumentali etruschi, la Porta Marzia, che un tempo rappresentava l’accesso meridionale della città.

Durante la costruzione della Rocca Paolina, la porta venne parzialmente smontata e rimontata con ingegno dall’architetto Antonio da Sangallo. Egli riuscì a preservare una parte significativa dell’antico ingresso, incastonandolo nel laterizio della fortezza, dove compaiono al centro le immagini di Tinia/Iuppiter (Giove) affiancato da due figure maschili interpretate come i Dioscuri, mentre alle estremità sono raffigurate due protomi equine.

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Tappa 6
Museo Archeologico Nazionale dell’Umbria

La chiusura perfetta di questo itinerario è rappresentata dal Museo Archeologico Nazionale dell’Umbria, che custodisce numerosi reperti lasciati dalla civiltà etrusca, molti dei quali provengono dalle straordinarie tombe monumentali costruite dalle famiglie aristocratiche in tutto il territorio perugino, come il famoso Ipogeo dei Volumni. Tra questi, uno dei più curiosi è il kottabos, un piattello di metallo utilizzato per fare uno gioco molto apprezzato dagli Etruschi, che si svolgeva durante le libagioni e che consisteva nel centrare il disco metallico con le ultime gocce di vino presenti in una coppa.

All’interno degli spazi espositivi del Museo è possibile ammirare la ricostruzione esatta della tomba rinvenuta nel 1983 a Perugia in località Monteluce e appartenuta alla famiglia dei Cai Cutu.

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