Gerardo Dottori (Perugia, 1884 – Perugia 1977) è stato un grande interprete della pittura del Futurismo in Italia che immaginò e realizzò paesaggi e soggetti da un nuovo punto di vista: l’alto di un velivolo. Nacque così l’Aeropittura, il cui manifesto programmatico venne pubblicato nel 1929. Nato da una famiglia modestissima nel cuore della città di Perugia, non poté frequentare con assiduità i corsi presso l’Accademia di Belle Arti e dovette lavorare fin da giovanissimo. Nel 1906 si trasferì a Milano dove entrò in contatto con la cultura artistica più moderna, poi a Firenze per completare la formazione. Nel 1911, a Roma, conobbe Giacomo Balla che lo introdusse al neonato movimento Futurista cui aderì per tutta la vita. Nel 1912 creò il primo gruppo futurista in Umbria, e nel 1920 fondò la rivista ‘Griffa!’ per diffondere le idee del movimento a Perugia e in Umbria. Divenne così noto che nel 1924 fu il primo futurista a esporre alla Biennale Internazionale d’Arte di Venezia; parteciperà in seguito a circa una decina di edizioni. Nel 1932 il Manifesto dell’arte sacra futurista annoverava Dottori tra i primi artisti a cimentarsi in questo filone del movimento, che lo vedeva conciliare le istanze artistiche tipiche dell’Umbria con le novità stilistiche del futurismo. Nel 1939 diventò direttore dell’Accademia di Belle Arti di Perugia, incarico che porterà avanti fino al 1947. Nel 1941, in piena guerra, redasse il Manifesto dell’Aeropittura umbra. Nel 1977 morì a Perugia e venne sepolto nel cimitero monumentale della città, tra i suoi cittadini più illustri.
Ora, immaginate di percorrere le strade sinuose dell'Umbria, dove i paesaggi vibrano di luce e colore e l'arte si intreccia con la storia e la cultura di una terra ricca di tradizioni. Qui, tra colline verdeggianti, antichi borghi e l’azzurro del Trasimeno, si può compiere un viaggio unico dedicato all’arte di Gerardo Dottori. Le sue opere, come frammenti di un percorso, punteggiano il territorio, adornando chiese, istituzioni pubbliche, dimore private e aziende, svelando l'intimo legame che l'artista ha saputo creare con il suo territorio natale.
Agli amanti dell’arte moderna suggeriamo un percorso di tre giorni alla scoperta delle opere di questo artista. L’itinerario non può che iniziare da Perugia, città natale di Dottori. Questo percorso si snoda attraverso i vicoli e le strade del centro storico della città umbra; un trekking urbano che vi farà conoscere, oltre a emergenze artistiche importanti, anche scorci inusuali e meno noti di Perugia. Per le ultime tappe dell’itinerario vi consigliamo di prendere l’auto o i mezzi pubblici.