Un viaggio nei dintorni di Città di Castello
Viaggiare con la propria automobile ha i suoi vantaggi: musica alta, orari flessibili e itinerario creato su misura. Una volta visitata Città di Castello, potreste decidere di esplorare anche il territorio circostante. E si dà il caso che l'offerta sia molto ricca e variegata.
Iniziamo col raccontarvi delle terme di Fontecchio, inserite in un parco di piante secolari. Si dice che la stessa moglie di Plinio il Vecchio amasse immergersi in queste acque per mantenere intatta la sua bellezza. Ancora oggi, chi è in cerca di relax o trattamenti particolari, ma anche chi desidera semplicemente fare jogging, può trovare qui il suo rifugio.
Se volete continuare una passeggiata tra giardini all'inglese e piante mediterranee, non perdetevi la villa e il parco di Montesca, voluti dal barone Leopoldo Franchetti e dalla moglie Alice Hallgarten.
Nella località di San Giustino, invece, a soli 12 km dal centro, si erge il castello Bufalini, databile nella seconda metà del Quattrocento. La sua funzione originaria era quella di difendere i territori appartenenti allo Stato Pontificio al confine con la Toscana e le Marche. Solo nel secolo successivo viene adibito a residenza gentilizia. A impreziosire questo gioiello, troviamo un labirinto botanico e dipinti di Gherardi.
Come destinazione religiosa, consigliamo la visita del santuario dedicato alla Madonna che si trova sul colle di Canoscio. L'edificio fu costruito nel XIX secolo dall'architetto Giuseppe Baldeschi nello stesso luogo in cui, secoli prima, era stata eretta una cappella. Da quest'ultima deriva, infatti, l'affresco interno della Madonna del Transito, ridipinto da Annibale Gatti.
La Pieve di Saddi è stata realizzata nello stesso luogo in cui avvenne il martirio di San Crescentino, un giovane soldato romano che perse la vita per aver difeso la sua religione cristiana. Allo stesso santo è intitolato l'oratorio che si trova nel piccolo borgo di Morra. All'interno si rimane folgorati dalla bellezza degli affreschi del pittore Luca Signorelli, nato della città di Cortona. Alcuni disegni di questo ciclo sono conservati agli Uffizi di Firenze e al Louvre di Parigi.