Complesso museale di San Francesco a Montefalco
C’è una perla di rara bellezza a Montefalco, che insieme al vino Sagrantino, rende unico questo borgo: è la chiesa di San Francesco costruita tra il 1335 e il 1338 dai Frati Minori e trasformata in museo nel 1990 con gli ambienti dell’annesso convento.
Brilla di luce propria il ciclo di affreschi nell’abside della chiesa, che nel 1452 il maestro Benozzo Gozzoli - autore anche degli affreschi nella cappella di San Girolamo - dedica alla vita di San Francesco con venti struggenti episodi, commissionati dal colto committente Fra’ Jacopo da Montefalco e restaurati con maestria nel Duemila.
Osservate con attenzione queste decorazioni, dalla nascita del Santo a Francesco che dona le vesti a un povero soldato, dalla predica agli uccelli all’istituzione della festa del Presepio a Greccio: sono tra i più importanti cicli rinascimentali conservati.
In un episodio in particolare, il maestro sottolinea l’importanza della coltivazione della vite per la città: è la scena di San Francesco che benedice Montefalco, sullo sfondo di un’amena e ridente campagna. E allude di nuovo al Sagrantino, sempre nell’abside della chiesa, dipingendo la tavola imbandita con il vino rosso sulla mensa del cavaliere da Celano.
Particolari che trapelano la conoscenza e l’amore che l’artista fiorentino nutriva per la città umbra. Alla parete opposta all’abside un altro monumento della pittura umbra, il Perugino, vi commuoverà con la sua dolce Natività del 1503.