L'opera più suggestiva del Perugino che si trova a Città della Pieve è l'Adorazione dei Magi: essa è si trova su una delle pareti dell'Oratorio di Santa Maria dei Bianchi, in via Pietro Vannucci.
L'oratorio per metà di proprietà comunale, per metà appartenente alla Confraternita dei Bianchi, è visitabile solo nella prima stanza, quella che contiene l'imponente dipinto del Perugino: si tratta di un affresco largo sette metri e alto sei metri mezzo e risalente all'anno 1504. Non va confuso con la più conosciuta Adorazione dei Magi, pittura a olio su tavola, che l’artista aveva realizzato a Perugia circa 30 anni prima (1470 circa) assieme a Raffaello e che si trova oggi alla Galleria Nazionale dell’Umbria.
Entrando in oratorio non si potrà non essere meravigliati dalla grandezza dell’affresco, dai suoi colori così reali, dai giochi prospettici perfetti e soprattutto dalla dolcezza che accomuna i volti ritratti nei dipinti del Perugino. In quest'opera, la storia dell'adorazione è rappresentata in uno dei paesaggi più vasti ideati dal Divin Pittore, ossia la rappresentazione ideale di una vista che va da Città della Pieve verso il Trasimeno e la Val di Chiana. Qui i personaggi si inseriscono in maniera elegante, richiamando le posture elleniche. Questa è tra le ultime opere del Perugino, infatti egli già guardava con attenzione ad uno dei suoi allievi per il quale nutriva una profonda stima: Raffaello.