Holy week in Umbria
Luoghi della fede
Alla scoperta dei borghi

La Settimana Santa in Umbria

La Pasqua richiama in tutta l’Umbria grandi celebrazioni caratterizzate da suggestive rappresentazioni.

Vivere la Settimana Santa in questa terra di antica spiritualità diventa un’opportunità per rivivere tradizioni secolari radicate nel territorio. Seguite un itinerario che vi condurrà attraverso cerimonie e manifestazioni autentiche, consentendovi di scoprire il ricco patrimonio culturale e spirituale della regione.

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Tappa 1
Città di Castello

L’itinerario parte da Città di Castello, città situata nel versante nord-occidentale della regione. Qui il Venerdì Santo ha luogo la Processione del Cristo Morto, tra le più antiche del territorio, con una tradizione lunga oltre ottocento anni.

Il corteo, illuminato dalle fiaccole, è composto dalle autorità religiose del paese, tra cui i membri della Confraternita del Buon Consiglio o “Compagnia della Buona Morte”, incaricati in passato del trasporto delle salme. I figuranti sono balestrieri, magistrati, capitano del popolo e armigeri. Coloro che trasportano i deceduti indossano abiti neri con lunghi cappucci, mentre i mazzieri portano un teschio sul cuscino di seta rossa, accompagnando il simulacro del Cristo Morto.

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Tappa 2
Montone

A circa 22 km da Città di Castello si trova Montone, immersa nelle colline dell’Alta Valle del Tevere e profondamente legata alla storia della famiglia Fortebraccio. Come da tradizione, nell’antico borgo il Lunedì dell’Angelo si celebra con la Donazione della Santa Spina, una rievocazione storica patrocinata dall’UNESCO che commemora l’antica Contea di Braccio da Montone. Questo evento è un’anticipazione di quella che sarà la grande festa di agosto, durante la quale si ricorda la donazione di una Spina della corona che trafisse il capo di Gesù, offerta al popolo di Montone da Carlo, figlio di Braccio Fortebraccio.

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Tappa 3
Pietralunga

Risalendo leggermente verso nord per circa 18 km si raggiunge Pietralunga. In questo borgo medievale durante la Domenica di Pasqua, percorrendo i suoi “vigoli” fino alla piazza principale, si può assistere alla Tocciata, un’entusiasmante gara all’ultimo uovo!

La divertente sfida coinvolge i giocatori che si dispongono in cerchio, ciascuno con un uovo sodo in mano, colpendo a turno quello dell’avversario. Chi riesce a rimanere con l’uovo intatto prosegue nella competizione. Secondo la tradizione, il vincitore torna a casa tutte le uova vinte agli avversari e le condivide con la famiglia durante il pranzo pasquale.

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Tappa 4
Gubbio

Il viaggio attraverso le tradizioni pasquali della regione prosegue per 23 km fino all’antica città dei Ceri, Gubbio, dove la sera del Venerdì Santo si svolge una suggestiva processione che affonda le sue origini nel lontano XIII secolo.

Il corteo religioso parte al tramonto dalla chiesa di Santa Croce della Foce e viene aperto da confratelli che, vestiti di sacco bianco, suonano le “battistrangole” producendo un suono di ferraglia. Altri portano un teschio come simbolo del Golgota, la collina delle impiccagioni, e quelli della Passione di Cristo. Il corteo prosegue con i cantori del Miserere, antico canto popolare, che conferisce al sacro rito un’atmosfera mistica unica.

Durante la processione, illuminano la via grandi fuochi in alcuni punti del percorso che attraversa le principali vie della città, aggiungendo un tocco di suggestione alla tradizione pasquale di Gubbio.

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Tappa 5
Assisi

Tappa imperdibile dell’itinerario è Assisi, città di San Francesco, posizionata sulle pendici del Monte Subasio a circa 53 km da Gubbio e 28 km da Perugia. In questo affascinante contesto, durante il Giovedì Santo la Cattedrale di San Rufino ospita l’intenso rito della Scavigliazione, la deposizione di Cristo dalla croce, tradizione ispirata a una lauda trecentesca sulla Passione.

La sera successiva del Venerdì Santo prende vita la suggestiva Processione del Cristo Morto, che tinge le vie della città con la luce delle fiaccole. Tutte le confraternite si riuniscono nella Cattedrale di San Rufino per poi accompagnare la statua della Madonna Addolorata fino alla maestosa Basilica di San Francesco, per fare quindi ritorno alla Cattedrale con il Cristo morto.

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Tappa 6
Spello

A soli 12 km da Assisi, la spiritualità della Pasqua si fonde con l’arte per dare vita a un evento straordinario nel pittoresco paese dei vicoli fioriti, Spello che durante la Settimana Santa si trasforma in una suggestiva galleria d’arte a cielo aperto grazie alla Via Crucis D’Autore.

Questo itinerario religioso, che attraversa chiese e siti storici, comprende quattordici stazioni allestite con opere d’arte realizzate da artisti nazionali e internazionali, tutte legate al tema della Passione di Cristo.

Il percorso della Via Crucis inizia nella chiesa di San Lorenzo e termina in quella di Sant’Andrea, collegate tra loro dalle quattordici tappe che, oltre a mostrare splendide tele, si trasformano nell’opportunità di ascoltare il messaggio evangelico in uno spazio in cui spiritualità, emozione, partecipazione e cultura convergono per creare momenti indimenticabili.

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Tappa 7
Bevagna

In soli 25 minuti di auto da Assisi si arriva a Bevagna, nel cuore dell’Umbria, per assistere a una tradizione di origine trecentesca che si rinnova il Venerdì Santo con la Processione del Cristo Morto. I componenti della Confraternita della Misericordia, in tunica nera e cordone viola, sfilano alla luce delle fiaccole per le vie del borgo, in una rappresentazione di straordinario impatto emotivo.

Protagonisti della processione sono i tre Crociferi con abito rosso e i due Ladroni vestiti di nero che, insieme alle tre Marie, procedono a piedi scalzi accompagnati dal suono delle catene. Degna di nota la Corsa del Cristo Risorto, che si tiene la domenica di Pasqua, quando la statua di legno del Cristo viene portata correndo fino all’altare maggiore della chiesa di San Michele Arcangelo.

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Tappa 8
Montefalco

Anche nell’affascinante borgo di Montefalco, situato a soli 7 km dalla tappa precedente, ha luogo ogni anno una suggestiva rappresentazione: nella notte del Sabato Santo si rinnova nel borgo un rito di tradizione popolare, la Gloria del Cristo Risorto, che simbolicamente celebra la gioia della “rinascita” e l’inizio di un nuovo ciclo di vita.

Questo evento rappresenta la rievocazione di un’antica usanza religiosa in cui la splendida statua lignea settecentesca del Cristo Risorto, portata di corsa in spalla, fa il suo ingresso nella chiesa di S. Bartolomeo tra il suono delle campane e gli spari di mortaretti.

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Tappa 9
Ferentillo

Percorrendo 44 km da Montefalco, dirigendovi a sud-est, potrete raggiungere Ferentillo. Immerso nel verde della Valnerina, questo piccolo borgo medievale propone una gara a colpi di uova che prende il nome di “Lu Ciuccittu”: tra la Domenica di Pasqua e il Lunedì di Pasquetta, i tre Terzieri di Matterella, Sacrato e Borzino si sfidano in tre giochi per vincere l’ambito Uovo d’oro, mentre tutte le uova usate nei giochi finiscono in una gustosa frittata al tartufo finale.

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Tappa 10
Città della Pieve

Dalla Valnerina si risale in direzione nord-ovest lungo circa 130 km per assistere a un evento d’eccezione: i Quadri Viventi, una rappresentazione quasi teatrale della vita di Gesù che si svolge a Città della Pieve la domenica e il Lunedì di Pasqua.

Nei sotterranei di Palazzo Orca, ben 40 figuranti rappresentano i temi della Passione, Morte e Resurrezione di Gesù, ispirandosi alla tradizione pittorica italiana del XVI e XVII secolo. In ogni sala del palazzo è possibile rivivere tutti i momenti della Passione, in particolare quelli dell’Ultima Cena, la preghiera nell’orto del Getsemani, l’Ecce Homo, la Flagellazione, la Pietà e la Resurrezione.

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Tappa 11
Panicale

Il percorso termina nella zona del Trasimeno, a Panicale, un borgo arroccato su una collina che vanta uno splendido panorama sul lago. Qui il Lunedì dell’Angelo prende vita la tradizionale e divertente gara del Ruzzolone, che consiste nel lanciare una grossa forma di formaggio che viene fatta rotolare a terra come una ruota.

Per partecipare alla sfida, si avvolge la forma di formaggio con una fascia di tela dotata di un’impugnatura in legno. Con abilità e forza, i partecipanti la lasciano oscillare tenendola saldamente con la mano lungo il fianco e poi si lancia con precisione lungo un percorso prestabilito.

Vince chi arriva per primo al traguardo con il minor numero di lanci e, ovviamente, con il formaggio integro!

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