Solomeo

Solomeo

Scopriamo Solomeo e la sua incredibile storia: il minuscolo borgo medievale nel comune di Corciano, in provincia di Perugia, è diventato il sogno concreto dell’imprenditore umbro Brunello Cucinelli, conosciuto in tutto il mondo come“ il re del cashmere”, che lo ha riportato al suo antico splendore. Oggi il borgo con il suo castello e le stradine ricoperte da mattoni in cotto è un’isola verde dedicata alla cultura, all’arte, alla tradizione, alla storia, alla bellezza.

 

Il borgo dello spirito

La visita di Solomeo parte da Piazza della Pace e dal Foro delle Arti, costruito da maestri artigiani umbri ispirandosi agli artisti britannici William Morris e John Ruskin.
Il Teatro Brunello Cucinelli è il monumento centrale del complesso la cui figura riprende il Farnese di Parma e il teatro all’antica di Sabbioneta. Può ospitare oltre 200 posti compresi quelli nelle gradinate della cavea sottostante la galleria.
Sono annessi alla struttura il Giardino dei Filosofi, insieme di terrazze sul paesaggio collinare, ideale per la meditazione, il Ginnasio, l’Anfiteatro e l’Accademia Neoumanistica, nata per promuovere “la cura del valore umano”, che ospita la Biblioteca Neoumanistica Aureliana, luogo di incontri culturali dedicati all’approfondimento di temi filosofici, storici, letterari ed artistici, e ricca di libri antichi e moderni.

Il borgo ospita anche la Scuola di Arti e Mestieri, creata con la volontà di trasmettere alle giovani generazioni l’importanza del patrimonio artigianale e della creatività manuale. La Scuola offre agli alunni corsi di Modelleria e Sartoria femminile, di Taglio e Sartoria maschile, di Rammendo e Rimaglio, di Orticoltura e Giardinaggio e di Arti Murarie.
C’è anche la chiesa parrocchiale di San Bartolomeo, fondata nel XII secolo, ricostruita nel Settecento e infine ampliata nell’Ottocento. Presenta l’esterno in pietra, è fiancheggiata da un imponente campanile e al suo interno è conservato un prezioso organo settecentesco.

Il paese è circondato da una cintura verde di 100 ettari suddivisa in varie sezioni: è la cosiddetta “periferia amabile” in via di trasformazione recuperando parte del terreno già occupato da vecchi opifici in disuso a favore di alberi e frutteti. I prati ora sembrano dipinti tra le colline e ricordano i paesaggi medievali e rinascimentali umbri dei quadri del Perugino e di Piero della Francesca.
Ecco il parco industriale, l’oratorio laico dove raccogliere le energie creative e decomprimere lo stress, il parco agrario costellato di vigneti. Non può mancare il frantoio e la cantina con la statua di Bacco, posta all’ingresso e visibile da ogni parte della campagna e da Solomeo, che simboleggia l’origine greca del bel rapporto tra uomo e paesaggio.
Infine il parco della dignità, dove l’elemento centrale è rappresentato da un monumento a cinque archi in cui campeggia la scritta “Tributo alla dignità dell’uomo”.

 

 

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