Questo itinerario ci porterà alla scoperta di alcune delle città più conosciute dell’Umbria. Un tragitto pensato per il viaggio in camper, ma adatto a tutti coloro che vogliano vivere appieno la storia e la cultura del Cuore Verde d’Italia.
Storia, arte e cultura: un viaggio in camper tra le città umbre - Storia, arte e cultura: un viaggio in camper tra le città umbre
Storia, arte e cultura: un viaggio in camper tra le città umbre
Iniziamo da Città di Castello, la più importante città dell’Alta valle del Tevere, dove i canoni artistici del Quattrocento e del Novecento sembrano trovare una naturale combinazione. Come è possibile? Passa dalla Cattedrale dei Santi Florido e Amanzio e dai ricchi palazzi rinascimentali alle opere contemporanee di Alberto Burri, custodite a Palazzo Albizzini e agli ex Seccatoi del Tabacco, per trovare la risposta a questo interrogativo.
Gubbio è una delle città più antiche dell'Umbria, ma raggiunse il suo massimo splendore tra Duecento e Trecento, e la fama nazional-popolare con la serie televisiva “Don Matteo”. Visita la Cattedrale dei Santi Mariano e Giacomo, Palazzo dei Priori e palazzo del Capitano del Popolo, e concludi in bellezza con il panorama dalla scenografica Piazza Grande. Un consiglio per vivere la città in tutta la sua bellezza: capita a Gubbio il 15 maggio, il giorno della celeberrima Corsa dei Ceri.
Il viaggio continua con Perugia. Concediti tutto il tempo necessario per scoprire i tesori del centro storico, da Piazza IV Novembre (su cui si affacciano la Fontana Maggiore, la Cattedrale di San Lorenzo e Palazzo dei Priori) alla Galleria Nazionale dell'Umbria (con capolavori di Piero della Francesca, Pinturicchio, Perugino) all'Arco Etrusco. La terrazza dei Giardini Carducci, costruita sui bastioni della Rocca Paolina, con la sua vista splendida vista sulla valle e sul Monte Subasio è il punto di osservazione ideale per avere un’anticipazione della prossima tappa: Assisi!
Assisi è famosa nel mondo per aver dato i natali a San Francesco e Santa Chiara, e per il messaggio di pace da loro tramandato; il centro storico è dal 2000 Patrimonio Mondiale dell'Umanità. Inutile dire che gran parte dei monumenti della città sono legati a doppio filo con i due santi, a partire dalla Basilica di Santa Chiara, alla Basilica di San Francesco, al bosco di San Francesco, all’Eremo delle Carceri; sfuggono a questo legame la Rocca Maggiore e soprattutto il Tempio di Minerva, che con il suo stile classico spicca tra gli edifici cittadini. Mentre scendi dal Subasio non dimenticarti di fermarti a valle, a Santa Maria degli Angeli, per visitare la Basilica dove è custodita la Porziuncola, la chiesa che vide la nascita della prima comunità francescana. Sapevi che la città di Los Angeles è stata chiamata così in suo onore?
Prendi la superstrada in direzione Foligno: nel folignate ci sono aree di sosta e camping che potrai utilizzare come “quartier generale” per la tua visita della città e dei vicini borghi di Bevagna e Montefalco.
Foligno, “il centro del mondo” come dicono i suoi abitanti, luogo di nascita di Santa Angela, è anch’essa una città con forte vocazione spirituale: ne sono una prova il Duomo di San Feliciano, le altre numerose chiese dell’abitato e le opere di pregio che le adornano. Altrettanto forte il legame con la storia: meritano attenzione Piazza della Repubblica e gli edifici che vi si affacciano, come Palazzo Trinci, ma soprattutto la Giostra della Quintana, tra le rievocazioni storiche più sentite della Regione.
E a proposito di rievocazioni, una delle più caratteristiche e conosciute è il Mercato delle Gaite di Bevagna, che ogni anno alla fine di giugno fa compiere al paese un deciso salto indietro nel tempo fino al Medioevo, tra costumi, sapori, e mestieri rigorosamente d’epoca.
Montefalco, distante pochi minuti da Bevagna, è uno dei “Borghi più belli d’Italia”: tra i suoi vicoli troverai chiese e palazzi di grande valore, ma l’attrattiva più notevole è sicuramente il Complesso museale di San Francesco, che conserva affreschi del Perugino e di Gozzoli. Non puoi lasciare questo borgo senza provare i suoi vini rossi Doc e Docg (Sagrantino e Rosso di Montefalco), che lo hanno reso famoso in Italia e nel mondo.
Terminata la visita del folignate, riprendi la superstrada e raggiungi Spoleto, la città del “Festival dei due mondi”. Il maggiore monumento cittadino è il Duomo, la cui costruzione duecentesca è tradita dal mosaico bizantineggiante della facciata, ma sono di grande interesse anche gli altri edifici sacri, come la chiesa di San Paolo inter vineas e la chiesa di San Pietro, da dove si gode un'ampia vista che abbraccia tutta Spoleto fino al possente ponte delle Torri, che collega la Rocca albornoziana al monte che domina la città e alla lecceta sempreverde del “bosco sacro” di Monteluco.
Ti sei abituato a pianure e dolci colline? Bene, ora si cambia registro: le ultime tappe del viaggio sono infatti in montagna, nel tratto umbro degli Appenini. Ma non preoccuparti, il viaggio non sarà scomodo, e anzi sarà abbastanza breve: meno di un’ora separa infatti Spoleto da Cascia e Norcia, città natali rispettivamente di Santa Rita e San Benedetto. A Cascia, meritano una visita la Collegiata di Santa Maria e il moderno Santuario di Santa Rita.
A Norcia, impegnata nella ricostruzione, potete camminare per le strade del paese e ammirare la bellezza ferita dei suoi monumenti (in primis la Basilica di San Benedetto), assaggiare le specialità locali tra tartufo e insaccati (non perdetevi il prosciutto di Norcia!), e infine approfittare della vicinanza del Parco nazionale dei Monti Sibillini per chiudere nella natura questo lungo viaggio tra le città umbre.