Chiesa di San Costanzo a Perugia

Chiesa di San Costanzo a Perugia

Per conoscere a fondo l’anima di Perugia, vi consigliamo di visitare la chiesa dedicata a San Costanzo, tradizionalmente riconosciuto come il primo vescovo della città e suo Patrono insieme ai santi compatroni Lorenzo, Ercolano e il meno ricordato Ludovico da Tolosa. I perugini lo celebrano con grande devozione il 29 gennaio.

Avvolta da una cresta verde di pini, la Chiesa di San Costanzo, una delle più antiche di Perugia promossa nel 2008 a basilica minore da papa Benedetto XVI, è situata a sudest della città nel rione di Porta San Pietro, uno dei cinque quartieri in cui è diviso il centro, denominato borgo bello per la maestosità e per la ricchezza delle sue vestigia architettoniche. La struttura a navata unica, esistente fin dal 1027, fu ingrandita, consolidata e consacrata dal vescovo Viviano nel 1205.

Di quei tempi remoti è possibile ammirare ancora il portale d’ingresso con due stipiti in marmo ornati da tralci e animali fantastici e l’architrave con il Cristo benedicente. Gli altri elementi in terracotta provenienti dalla fornace Biscarini di Perugia, tra cui un bassorilievo raffigurante San Costanzo a mezzobusto, risalgono invece al 1889 anno in cui l’architetto perugino Guglielmo Calderini ricostruì la chiesa in stile neoromanico, utilizzando per il rivestimento esterno la pietra rosa di Assisi. 

Dall’ingegno e dal talento di Calderini, una delle personalità di maggior rilievo nell’architettura italiana del secolo XIX, nacquero sempre a Perugia Palazzo Bianchi e Palazzo Cesaroni, ma la sua celebrità resta legata a due opere: la progettazione e la realizzazione del quadriportico eretto davanti alla Basilica di San Paolo fuori le mura a Roma e, soprattutto, sempre nella capitale, il Palazzo di Giustizia.

Entrando nella chiesa di San Costanzo, lo sguardo e la figura del Santo, un giovane cristiano di origini umbre che fu martirizzato durante la persecuzione dei cristiani ordinata dall’imperatore romano Marco Aurelio, si palesano all’interno dell’abside – la cui parte esterna è originale come il portale d’ingresso – al centro di un polittico in stile neogotico dipinto tra il 1890 e il 1891 dall’artista perugino Ludovico Caselli. Le altre decorazioni dell’edificio sacro sono invece opera di un altro pittore locale, Matteo Tassi.

Se il suo sguardo è visibile ai vostri occhi, i suoi resti sfuggono alla vista: sono infatti custoditi da circa due secoli in uno scrigno deposto sotto l’altare. Sbucarono qualche anno prima dall’altare centrale, che era stato demolito per eseguire alcuni lavori nel presbiterio della chiesa.

San Costanzo viene ricordato il 29 gennaio di ogni anno, con grande devozione della comunità perugina. Si racconta che in tale occasione le giovani in età da marito si recassero in chiesa e aspettassero dal Santo un segnale: se avesse fatto loro l’occhiolino, si sarebbero sposate entro l’anno.

Tradizione vuole che nel giorno della festa si prepari e si consumi il torcolo di San Costanzo, dolce a forma di ciambella tra i più tipici dell'Umbria.

Orari di apertura
da ottobre a gennaio, lunedì e mercoledì 17.00-18.00
durante le celebrazioni, domenica 9.00-11.00
 

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