Isola Maggiore
L’Isola Maggiore è, nonostante il suo nome, la seconda per grandezza del lago Trasimeno ma l’unica a ospitare un piccolo borgo in prossimità del porto e a essere tuttora abitata.
Interamente ricoperta da una fitta vegetazione di olivi, lecci e cipressi, è uno scrigno di opere artistiche e religiose che testimoniano la sua storia antica.
Cenni storici
Il borgo risale all’alto medioevo, mentre una comunità di Frati minori si insediò nell'isola a partire dalla fine del XIII secolo. Furono loro a ospitare sull’isola San Francesco in ritiro spirituale durante un’intera quaresima, al ritorno da un viaggio alla vicina Cortona. Il punto dove si ritiene il Santo sia approdato e la piccola grotta dove si pensa dormisse sono ancora oggi oggetto di venerazione e visitabili sulla costa orientale.
Passeggiando alla scoperta delle bellezze del suo borgo
Il villaggio è formato da una strada principale lastricata lungo cui si affacciano case antiche. Tra queste spicca la graziosa casa del Capitano del Popolo, risalente al XIV secolo, oggi visitabile tramite la pro-loco.
Al termine del paese si trova la Chiesa di San Salvatore, costruita nel XII secolo, che conserva al suo interno alcune parti di un polittico di Sano di Pietro proveniente dalla chiesa del convento francescano.
Il borgo raggiunse la popolazione di circa 600 abitanti intorno al XVI secolo, soprattutto pescatori, scesa a circa 200 già nel XVIII secolo. Dal 1904 iniziò una produzione artigianale di pizzo d’Irlanda a uncinetto, per iniziativa della marchesa Guglielmi che fece arrivare una maestra dall’Irlanda per le donne del luogo. La tradizione si è conservata fino ad anni recenti ed è raccolta nel Museo del Merletto situato in prossimità del molo.
Il piccolo villaggio è oggi animato da turisti, soprattutto nei mesi estivi. Ospita inoltre ristoranti, strutture ricettive e festival artistici e musicali ispirati dalla bellezza dei luoghi (“Music for Sunset” e “Moon in June”).