Da non perdere la visita al piccolo borgo medievale e al territorio circostante: uscendo dall’abitato, si può ammirare un vasto panorama che spazia a sud-est verso Greccio, il lago di Piediluco, Rieti e Leonessa, a nord-est verso Monteleone di Spoleto, a nord verso il Salto del Ciedo con i magnifici monte Aspra e monte Coscerno con la possibilità di dominare con lo sguardo quasi tutta la Valnerina. La visita al museo-laboratorio di Polino è un viaggio di scoperta nel “sotto” (la geologia) e nel “sopra” (la vegetazione, la fauna e il paesaggio) dell’Appennino Umbro. Questo viaggio si riflette anche nella struttura fisica del museo i cui due piani ospitano rispettivamente i temi legati alla geologia/paleontologia e alle scienze naturali. Una serie di temi correlabili con questi, ma dotati di una loro autonomia, sono invece ospitati al primo piano del palazzo Castelli, dove insieme alla reception e il bookshop, una grande foto aerea della zona e un plastico con curve di livello, permette al visitatore di orientarsi e familiarizzare subito con la struttura di questo vero e proprio parco scientifico. Nel palazzo è ospitato anche il laboratorio didattico, per lo studio e la classificazione delle ammoniti. A poca distanza dal borgo di Polino una piccola cava di pietra prolunga l’esperienza museale con un’attività pratica. Il museo è stato recentemente ampliato ed è stato aperto un infopoint denominato La finestra sul Nera. Con l’aiuto di apposito personale, i visitatori possono imparare a cercare e ad estrarre dalla roccia le ammoniti fossili che potranno essere separati dalla matrice rocciosa utilizzando strumenti analoghi a quelli impiegati dai paleontologi.