Osservando la decorazione esterna si possono notare in vari punti i motivi tipici dello stemma di Città di Castello che sono la croce e la rocca con tre torri. Sulla lunetta della porta minore è scolpita la figura della Giustizia. La facciata presenta una superficie a bugnato, rustico costituita da conci di arenaria, pietra duttile e tenera presente nelle colline altotiberine, che facilmente si presta alla realizzazione non solo del bugnato, ma anche delle porte e delle bifore. Imponente e severo è l'atrio dove due possenti pilastri ottagonali sostengono l'ampia copertura. Dai capitelli partono delle nervature rettangolari e dei costoloni rotondi incrociati. Salita l'ampia scalinata cinquecentesca, sulla destra, si apre lo spazioso salone del Consiglio dove, dopo i lavori di restauro, sono venuti alla luce dei frammenti di affreschi. Vi sono conservate numerose iscrizioni romane su marmo e pietra nonché i bolli su laterizi provenienti dal territorio; imponente una bella statua raffigurante l'Umbria dello scultore locale Elmo Palazzi. Nella attigua "Sala della Giunta", oltre a cimeli garibaldini, troviamo un grande tela del pittore tifernate Vincenzo Barboni "Martirio di San Lorenzo" dipinta nel 1832.
Fonte: IAT Città di Castello