Il Castello dei Cavalieri di Malta
Un’antica magione tra cavalieri e complotti
Il complesso fortificato oggi visibile è frutto di diverse costruzioni sovrapposte nei secoli. L’edificio originario risale al 1150/1170: è infatti del 1171 il documento più antico che lo menziona e ci informa che in questo luogo esisteva una struttura ospedaliera dei Cavalieri gerosolomitani.
L’ordine cavalleresco degli Ospitalieri di San Giovanni di Gerusalemme – questo il nome per esteso – nacque alla metà dell’XI secolo per la cura e l’assistenza dei pellegrini in Terra Santa. Quando caddero i Regni Crociati, i Cavalieri si trasferirono dapprima a Cipro, poi a Rodi e infine a Malta, nel 1530, per cui da allora si chiamarono anche Cavalieri di Malta. Raymond du Puy de Provence, Gran Maestro dell’Ordine tra il 1120 e il 1160, diede loro una Regola propria. Nei secoli subì diverse peripezie; il ramo cattolico è tuttora esistente, ha sede a Roma e ha nome di Sovrano Militare di Malta, con alcune prerogative di Stato senza territorio. È ancora oggi l’ente proprietario del Castello di Magione.
L’edificio primitivo possedeva due costruzioni collocate tra loro a formare una L, con una torre campanaria sovrastante, oggi unica superstite della struttura antica. Nel corso del Medioevo, venne fortificato e trasformato in un maniero a pianta quadrata, con torri angolari, sviluppato attorno a una corte centrale. Nel Quattrocento subì la sua ultima e definitiva trasformazione a opera dell’architetto bolognese Fioravante Fioravanti, già attivo negli stessi anni in Umbria, presso la Rocca di Montone, le logge braccesche del duomo di Perugia e in lavori idraulici di certa importanza presso il vicino Trasimeno. L’edificio assunse sempre più l’aspetto di un castello, con torri circolari, merli e una bella loggia su tre ordini nel cortile interno. Una formella di terracotta nella muratura della loggia potrebbe assegnare la committenza dei lavori del chiostro al Cardinale Marco Barbo, commendatario del priorato romano dell’Ordine Sovrano di Malta dal 1466 al 1471.