L'edificio, sopra un rialzo che domina il Clitunno, ha la forma del tempietto "in antis" con quattro colonne (due addossate ai pilastri angolari e due fogliate al centro) sulla fronte, sormontata dal timpano. Al tempietto si accedeva per mezzo delle due scalette laterali terminanti sotto due piccoli protiri. Il fregio della facciata reca l'iscrizione dedicatoria al Dio degli Angeli, mentre i due laterali, ora perduti, ricordando il Dio dei Profeti e degli apostoli; i frontoni, sia l'anteriore che quello posteriore, si adornano della croce monogrammatica fra viticci e grappoli di uva. Nell'interno del sacello è un absidiola sormontata da un frontone in cui si inserisce un arco: eleganti gli ornati delle cornici e della edicoletta di fondo, mentre di grande interesse sono i resti di affreschi del secolo VIII, con il redentore fra i SS. Pietro e Paolo, angeli e croce gemmata.
Il tempietto sul Clitunno divenne celebre in età rinascimentale, quando ispirò artisti come Francesco di Giorgio Martini, Benozzo Gozzoli, Palladio e Vanvitelli e venne citato da Lord Byron nell'opera Childe Harold's Pilgrimage.
Orari
Lunedì - Domenica: 10:00 - 19:00 (ultimo ingresso 18:30)
Martedì: chiuso